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POLITICA  -  PARTITO DEMOCRATICO
PD; Con Di Guglielmo ritorna la Politica; Direzione e Regolamento Tesoreria
02 LUGLIO 2018 - Ore 01:28

Avellino. Anna Marro, Domenica Marianna Lomazzo, Salvatore Cucciniello, Felice Molinari, Armando Ciardiello, Alba Maffei, Generoso Trombetta, Pasqualino Molinario, Domenica Gallo, Lara Lanni, Raffaele Guariniello, Giuseppe Caruso, Mario Pagliaro, Toni Ricciardi, Virginio D'Adamo, Gerardo Capodilupo, Augusto Nuzzolo, Eliana Visone, Mirko Iorillo, Fabiola Scioscia, Salvatore Antonacci, Paola Luciano, Carmine Musto, Rino Buonopane, Aldo Motorola, Luigi Cella, Antonella Esperto, Michele Ruberti, Felice Argenio, Massimo Ferrarelli, Valentino Meninno, Vittorio Del Regno, Walter De Pietro, Gerardo Di Pietro, Giovanni De Lisa, Antonio Genovese, Marianna Mazza, Bruno Ponzio, Franco Tevere, Ottaviano Vistocco. Questi i 40 nomi della Direzione provinciale del Partito Democratico a guida Giuseppe Di Guglielmo. La "formazione" è stata allestita nel corso della riunione dell'Assemblea provinciale presieduta e convocata da Roberta Santaniello. Un appuntamento nel corso del quale si è analizzato il momento del partito che si avvia o sembra avviarsi verso il Congresso nazionale. Di Guglielmo, Segretario provinciale ha annunciato che la sua Segreteria sarà nominata dopo l'Assemblea nazionale del 7 Luglio, proprio quando si dovrebbe capire cosa accadrà sul versante Segreteria nazionale. Si arriverà ad un Congresso "combattuto" con più candidati? Si farà ad Ottobre o si rinvierà oltre? Si farà assieme a quello regionale dove la Assunta Tartaglione si è dimessa? Sembrerebbero, al momento pronti alla corsa, Maurizio Martina, attuale Reggente ma anche Nicola Zingaretti, "lato" più a Sinistra. Sembra che l'ex Ministro Graziano Delrio, renziano almeno sino a qualche settimana fa, abbia lanciato Martina il che potrebbe significare una svolta nel partito, che forse, anche se in maniera sotterranea sta provando a mettersi alle spalle l'ex "doppio" Segretario Matteo Renzi che ha "contribuito" o meglio sarebbe dire, è stato la "causa" della condizione "deficitaria assai" dei dem.  In provincia di Avellino, Di Guglielmo che non ha, nella maniera più assoluta, responsabilità nella sconfitta al Comune capoluogo (come potrebbe averne se è stato eletto una settimana prima della presentazione delle liste per le amministrative? Avvenute anche con chi "grida". Qualche voce, come al solito politicamente  "stonata" addirittura chiede le dimissioni ma ancora non vogliono rendersi conto che sono il "problema". Da due anni ed oltre, i decariani e negli ultimi mesi, anche i deluchiani (Enzo De Luca) hanno condotto una "battaglia senza quartiere" contro i dameliani (perchè, la "lotta" è stata ed è alla Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale) rendendosi protagonisti della disaffezione. La "consistenza" dei decariani è oramai ai minimi termini visto che le poche "voci" interne che si "levano" hanno detto e dicono cose "contrarie" a quella della linea generale (c'è chi presenta il ricorso in Tribunale e chi si scopre non essere d'accordo. Ma questi, all'interno della "doppia" area, le mettono ai voti le "azioni" da portare avanti o il "primo che si alza" comanda? Come abbiamo già scritto qualche giorno fa, cominciassero a ritirare il ricorso in Tribunale o ad accantonarlo). Il Partito Democratico con Di Guglielmo ha subito posto in essere il dibatitto su quanto accaduto alle elezioni (qualcuno ricorda che il Ballottaggio vi è stato solo Domenica 24 Giugno? Avrebbe voluto il "confronto o l'analisi" epistolare o sui social? Qualcuno "ricorda" che ci sono i luoghi deputati alla discussione e questi, subito sono stati "aperti"?). Ci si lamentava, durante altre "gestioni" che "mancavano" ed ora che ci sono, qualcuno li "diserta", verbo che "conoscono bene"; parliamo di politica. La sconfitta ad Avellino vi è stata ma non tutto è da buttare, anzi ci sono elementi dai quali ripartire come il fatto che il PD è abbondantemente il partito di maggioranza relativa a Piazza del Popolo e se l'opposizione, nel suo insieme, trovasse la "quadra" potrebbe portare a casa la Presidenza del Consiglio comunale, fatto di non poco conto sia dal punto di vista amministrativo che politico. Il 28 Giugno si è analizzato l'esito del voto in Direzione regionale, con l'apporto di Di Guglielmo, ed ieri, 1° Luglio con la riunione dell'Assemblea provinciale che ha nominato, anche un elemento della opposizione, all'interno della Direzione dei 40. Con Di Guglielmo il partito è al centro del bibattito e delle questioni regionali e nazionali. Maggioranza sempre aperta a costruire, appello che non è mancato neanche ieri. Il Segretario provinciale nella sua lunga e dettagliata relazione ha "parlato" del perchè della sconfitta alle Amministrative. Il partito deve recuperare il rapporto con gli elettori, un "corpo" allontanatosi dalla politica e lo dimostra l'enorme percentuale di astenuti al secondo turno. Di Guglielmo punta su questo: presenza sul territorio, ascolto, dialogo, proposte, passione, come già iniziato a fare con il Tour Democratico si continuerà fino alla "pausa estiva" programmando ulteriori incontri e qualche "festa democratica". La sua Segreteria, come detto verrà "nominata" entro Luglio, avrà "comparti specifici" proprio per avere maggiore connessione col territorio. Una organizzazione che si occuperà in maniera capillare delle esigenze della provincia. Un partito che deve essere lasciato libero da chi continua ad "azzannarlo" dando una impressione non delle migliori all'esterno. I continui litigi, o meglio, i continui attacchi (per litigare bisogna essere in due e Di Guglielmo e la D'Amelio così come gli altri componenti della maggioranza, non hanno "tempo"  per "perdere tempo") provenienti sempre dalle stesse due aree, che vanno sempre più "assottigliandosi", fanno perdere credito politico al partito. La Politica si fa in strada, negli Enti, nelle Amministrazioni, nei circoli, nelle segreterie, non nelle aule dei Tribunali. Chi chiede le Dimissioni di Di Guglielmo, allora lo "riconosce"? (Con ironia). Questi "contestatori" perchè non si fanno un proprio partito? Fuori dalla "battuta" parafrasando Piero Fassino riferito a Beppe Grillo, cominciassero, questi signori del "no" a pensare che ci sono, a "breve" le elezioni provinciali, poi le Europee e tra due anni, meno, le Regionali. Nel corso dell'Assemblea provinciale è stato approvato il Regolamento di tesoreria (Gianni Romeo il responsabile) nominando inoltre una apposita commissione. 

Regolamento che riportiamo a seguire:

REGOLAMENTO FINANZIARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA PROVINCIA DI AVELLINO Preambolo Il presente Regolamento disciplina l’attività economica, finanziaria e patrimoniale del Partito Democratico provinciale di Avellino e di tutte le sue articolazioni previste dagli statuti e dai regolamenti nazionali e della Regione Campania Articolo 1. Il finanziamento 1. Gli iscritti al Partito Democratico hanno l’obbligo di sostenere finanziariamente le attività politiche ed organizzative del Partito con una quota d’iscrizione annuale. 2. Le quote di iscrizione annuali raccolte dalle articolazioni territoriali di primo livello (Circoli) dovranno essere ripartite con l’articolazione superiore a livello provinciale secondo le percentuali di volta in volta stabilite dall’Assemblea provinciale e dalla stessa modificabili secondo necessità politiche e/o organizzative e nel rispetto delle direttive che dovessero essere emanate dal coordinamento regionale o nazionale. L’Assemblea provinciale ha, pro tempore, stabilito, che, come da prassi consolidata, tratterrà dall’importo di ogni tessera sottoscritta nei circoli l’importo di euro 7 (sette), di cui euro 4 (quattro) resteranno al coordinamento provinciale ed euro 3 (tre) saranno versate al coordinamento regionale del partito. 3. Il finanziamento di ogni livello del Partito è costituito dalle quote di iscrizione annuali come definito dalla Direzione nazionale, dagli obblighi di contribuzione degli eletti e dei nominati, dalle erogazioni liberali per campagne di autofinanziamento, dai proventi delle feste di Partito gestite o partecipate a livello provinciale e di eventuale quota parte, da concordare con i Circoli, delle feste locali e da ogni eventuale risorsa finanziaria prevista dalle disposizioni di legge vigenti. 4. Gli amministratori iscritti al Partito provinciale, eletti o nominati in liste di Partito, in liste riconducibili al Partito Democratico o ogni altra tipologia di lista così come gli amministratori iscritti al Partito eletti o nominati in organismi di secondo livello, a far data, anche successiva alla loro elezione o nomina, della loro iscrizione al Partito Democratico, sono tenuti a erogazioni contributive secondo quanto successivamente previsto all’art. 12 del presente regolamento, ferme restando le eventuali contribuzioni stabilite dalle articolazioni di primo livello (Circoli). 5. Le erogazioni contributive di cui sopra vanno effettuate preferibilmente con bonifico bancario sul conto corrente provinciale o in ogni altra modalità prevista dalle norme, entro 15 giorni dalla data del percepimento. Articolo 2. Il Tesoriere 1. Il Tesoriere viene designato dal Segretario provinciale, che lo sceglie tra iscritti con i requisiti di onorabilità e professionalità atti alle funzioni ed è eletto dall’Assemblea provinciale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, come previsto al Capo VII, Art. 31 dello Statuto nazionale, modificato dall'Assemblea nazionale il 18 luglio 2015. Il Tesoriere uscente, entro la data dell’assemblea per la nomina del nuovo Tesoriere, dovrà approntare la documentazione per il passaggio di consegne, compresa la situazione economica patrimoniale di periodo corredata da una relazione esplicativa, per permettere l’immediato subentro a pieno titolo del Tesoriere subentrante. 2. Il Tesoriere dura in carica quattro anni e può essere rieletto solo per un altro mandato. 3. Se il Tesoriere cessa dalla carica infra mandato, il Segretario provinciale nomina un nuovo Tesoriere che deve essere confermato alla prima successiva Assemblea provinciale, con le modalità previste al precedente comma 1. In questo caso il Tesoriere dura in carica per la parte residua dei quattro anni. 4. Il Tesoriere cura l’organizzazione amministrativa, contabile e patrimoniale del Partito. 5. Il Tesoriere è preposto allo svolgimento delle attività di rilevanza economica, finanziaria e patrimoniale nel rispetto del principio di economicità della gestione al fine di assicurare l’equilibrio finanziario e patrimoniale del Partito. 6. Il Tesoriere ha la rappresentanza legale del Partito per ogni atto inerente alle proprie funzioni. Articolo 3. Autonomia patrimoniale e gestionale 1. La struttura organizzativa provinciale e tutte le articolazioni territoriali (Circoli e/o altro) hanno una propria autonomia patrimoniale e finanziaria. Ciascuna struttura organizzativa risponde esclusivamente degli atti e dei rapporti giuridici da essa posta in essere e non è responsabile per gli atti compiuti dalle altre articolazioni. 2. Ciascuna articolazione territoriale di primo livello (Circoli e/o altro) deve eleggere all'interno della propria Assemblea un Tesoriere e dotarsi di uno strumento di deposito bancario o postale purché riconducibile al Partito Democratico. Altre forme di deposito, anche in forma fiduciaria, devono essere preventivamente approvate dal Comitato di Tesoreria su proposta del Direttivo dell'articolazione territoriale di cui sopra. 3. I Tesorieri delle articolazioni territoriali di cui sopra godono, presso le loro articolazioni, dei medesimi doveri e diritti del Tesoriere provinciale. 4. Per omogeneità nella gestione economico-finanziaria e patrimoniale, il Regolamento finanziario provinciale è la base che permette alle strutture territoriali (Circoli e/o altro) di eventualmente elaborare, adattandoli alle proprie realtà, i singoli Regolamenti finanziari, fermo restando il disposto di cui al comma 3°, dell'art.3 del presente Regolamento, relativamente alle quote d'iscrizione. 5. Gli eventuali Regolamenti locali devono pervenire al Comitato di Tesoreria entro 15 giorni dalla loro approvazione: 6. In assenza si considera recepito il presente Regolamento provinciale per le parti attinenti. Articolo 4. Bilancio ed Organizzazione Amministrativa e Contabile 1. La contabilità dell'attività del Partito Democratico della Provincia di Avellino, dall’anno successivo all’entrate in vigore del presente regolamento, dovrà essere tenuta conformemente ai principi della contabilità economico-patrimoniale previsti dalle norme del Codice Civile per le società per azioni e utilizza il metodo della partita doppia. 2. Annualmente il Tesoriere provvede alla redazione del bilancio consuntivo di esercizio del Partito in conformità della normativa speciale in materia di partiti politici, composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, corredato da una relazione sulla gestione. Il bilancio consuntivo è portato all'esame della Segreteria provinciale e all'approvazione del Coordinamento (Direzione) provinciale, ove costituito, con la maggioranza dei voti validamente espressi e, in difetto, dall'Assemblea provinciale, con identica modalità di approvazione, entro il 15 giugno dell'anno successivo. 3. Entro il 30 settembre di ogni anno il Tesoriere sottopone al Comitato di Tesoreria il bilancio preventivo per l'anno successivo, secondo le regole della contabilità finanziaria ed è funzionale alle modalità di spesa. Tale bilancio è sottoposto all'esame della Segreteria provinciale e all'approvazione successiva del Coordinamento (Direzione) provinciale, ove costituito, con la maggioranza dei voti validamente espressi, entro il successivo 31 dicembre. In difetto dall'Assemblea provinciale con le medesime modalità di approvazione. I bilanci vengono comunque resi noti preventivamente ai componenti dell'Assemblea provinciale, ai Segretari (Coordinatori) di Circolo ed ai Tesorieri di Circolo per le verifiche ed i suggerimenti del caso. 4. I bilanci consuntivi verranno resi pubblici, per trasparenza verso gli iscritti e gli elettori, sul sito e/o blog del Partito entro 20 giorni dalla loro approvazione. 5. Le articolazioni territoriali di 1° livello sono tenute alla redazione obbligatoria del solo bilancio consuntivo, su schema semplificato fornito dal Comitato di Tesoreria. Tali bilanci devono essere inviati entro 15 giorni dalla loro approvazione al Comitato stesso e inseriti sui siti delle singole articolazioni territoriali (se in essere). In ogni caso i circoli devono tenere i bilanci a disposizione dei loro iscritti ed agevolarne la visione a richiesta. Articolo 5. Il Regolamento finanziario Il Regolamento finanziario è approvato dal Coordinamento (Direzione) provinciale, ove costituito, con un voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti. In difetto dall'Assemblea provinciale con med Garanzia provinciale per l'applicazione delle norme statutarie e regolamentari vigenti in merito. Articolo 8. Conferenza provinciale Tesorieri di Circolo È istituita la Conferenza provinciale dei Tesorieri di Circolo. Essa è composta dai Tesorieri dei Circoli del Partito, dal Comitato di Tesoreria provinciale ed è presieduta dal Tesoriere provinciale. La Conferenza ha valore consultivo, viene convocata dal Tesoriere provinciale di norma in prossimità della stesura dei bilanci annuali allo scopo di trovare indirizzi economico-finanziari omogenei e verificare la solidità finanziaria del Partito a livello provinciale enucleando i punti di forza e di debolezza e, nel caso, con funzione di mutualità interna, fare proposte di indirizzo agli Organi di direzione politica per la loro soluzione. La Conferenza è convocata dal Tesoriere provinciale anche su richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti. Alla Conferenza sono invitati l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea, l'Ufficio di Presidenza della Commissione di Garanzia, il Segretario provinciale ed i componenti della Segreteria. Articolo 9. Risorse umane Il Partito Democratico della provincia di Avellino può assumere personale dipendente con regolari contratti a tempo indeterminato per esigenze ordinarie e stabilire rapporti di lavoro a tempo determinato per esigenze straordinarie, garantendo attinenza e coerenza tra ruoli professionali svolti e curricula delle candidature selezionate, nel rispetto di una corretta gestione delle risorse e del mantenimento dell’equilibro economico – patrimoniale e finanziario. Ogni nuova assunzione deve essere comunicata al Segretario provinciale prima della firma del contratto. Articolo 10. Contratti bancari e postali e movimentazioni finanziarie Ogni contratto bancario e postale dovrà essere esclusivamente intestato all'articolazione del Partito dalla quale e nel cui interesse è stato stipulato. Gli incassi ed i pagamenti effettuati dai tesorieri devono avvenire principalmente tramite bonifici ed assegni bancari non trasferibili o circolari, nel rispetto delle norme sul finanziamento pubblico dei partiti, delle norme antiriciclaggio e delle ulteriori norme di legge applicabili. Articolo 11. Organizzazione donne e giovani del PD Il bilancio preventivo può contenere, compatibilmente con le finanze disponibili, una previsione di spesa a sostegno delle attività dell’organizzazione delle donne e dei giovani del PD provinciale di Avellino, il cui ammontare sarà stabilito in accordo con le stesse organizzazioni regolarmente costituite. Articolo 12. Contributi degli amministratori eletti e nominati Ai sensi dell’art. 22 dello Statuto nazionale, gli eletti hanno il dovere di contribuire al finanziamento del partito versando alla tesoreria una quota dell’indennità e degli emolumenti derivanti dalla carica ricoperta. I candidati del partito eletti in Provincia e nei Comuni del territorio provinciale, gli iscritti eletti nelle liste unitarie, gli assessori nominati nelle rispettive giunte, nonché ogni iscritto al partito che ricopra cariche in organismi di rilevanza sovracomunale o provinciale di nomina amministrativa, versano al Coordinamento territoriale del partito una somma corrispondente al: - 5% dell’indennità annuale lorda per indennità annuali al di sotto dei 25.000 euro; - 6% dell’indennità annuale lorda per indennità annuali comprese fra 25.000 euro e 40.000 €; - 8% dell’indennità annuale lorda per indennità annuali comprese fra 40.000 euro e 55.000 euro; - 11% dell’indennità annuale lorda per indennità annuali al di sopra dei 55.000 euro. Per coloro i quali percepiscono indennità o emolumenti derivanti dalla carica ricoperta, per una cifra complessivamente inferiore ai 500,00 € annui, il versamento del contributo è facoltativo. I singoli circoli territoriali, possono prevedere un contributo maggiore rispetto alle percentuali di cui sopra. In tal caso le eventuali maggiori entrate andranno a beneficio dei circoli territoriali stessi. Annualmente, in fase di predisposizione del bilancio di previsione, il Consiglio di Tesoreria stabilisce il limite al di sotto del quale gli amministratori non sono tenuti al versamento del proprio contributo. Articolo 13. Riferimenti Per quanto non qui espressamente richiamato si fa riferimento allo Statuto nazionale e regionale del Partito, agli eventuali Regolamenti nazionali e regionali sottesi, al Regolamento delle Commissioni di Garanzia ed al Regolamento dell'Assemblea provinciale di Avellino e loro successive modifiche. Articolo 14. Entrata in Vigore e Norme transitorie Il presente Regolamento annulla e sostituisce qualunque regolamento, uso o consuetudine precedente e regolerà dalla data della sua approvazione, ivi comprese le erogazioni contributive, i rapporti degli iscritti al Partito eletti o nominati.

 



Redazione - Summonte - 02 LUGLIO 2018 - Ore 01:28






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