"Sabato terremo l'assemblea nazionale del PD. Ci troveremo innanzitutto dinnanzi al paradosso di parlare, ancora una volta, del tema delle dimissioni del segretario uscente. Il vero nodo invece riguarda una scelta, non rimandabile, tra la via dell'autotutela del gruppo dirigente uscente e la via di una fase ricostituente del PD. O l'una o l'altra. Il nuovo corso non può non passare attraverso l'indizione di un congresso con tempi certi (prima delle elezioni europee) e nuove regole. Le primarie vanno bene ma non bastano. Occorre lavorare sin da subito ad un nuovo pensiero e ad una nuova forma organizzativa e ad un confronto tra tesi politiche, prima che tra leadership differenti. Non so se riusciremo a fare tutto quello che ho scritto, ma l'unica certezza che ho è che occorre fare presto. Bisogna uscire dall'angolo nel quale ci siamo autoconfinati, e le interviste di stamattina che remano verso un insaponamento generale della situazione, non promettono nulla di buono". Il napoletano Marco Sarracino componente della Direzione Nazionale del PD che dal "mondo virtuale" si esprime sullo "stato" del PD e sull'ora giunta di mettersi alle spalle Matteo Renzi, il Segretario due volte dimissionario e "sotto" il quale il partito è "sprofondato":

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