La notte di domani, Domenica 28 Ottobre torna l'Ora Solare. Lancette degli orologi da spostare sessanta minuti indietro come "consuetudine" vuole, dalle tre alle due. La scelta del momento in cui far avvenire il cambio è legata ai trasporti, o almeno è una delle "motivazioni" che la "storia" riporta; Infatti questo "ambito orario" è quello in cui la circolazione dei mezzi pubblici è ridotta rispetto ad altri momenti della notte. Questa notte dormiremo un’ora in più e il sole tramonterà, per il prossimo tempo, un’ora prima. Un recente sondaggio della Commissione Europea ha evidenziato che l'80% dei cittadini è favorevole all'abolizione del "doppio cambio" annuale e quindi, i singoli Paesi potrebbero decidere di adottare un "unico orario" a scelta. Non ci sono sono definizioni o disposizioni precise ma l'eventuale possibilità di lasciare liberi i singoli Stati, come ad oggi sembrerebbe, verrebbe, nella eventualità, a creare scelte diverse con "fusi orari" tra Nazioni, addirittura confinanti, il che non sarebbe "risibile" visto che il Mondo è pieno di realtà simili (USA in primis) ma vannno considerate, "latitudini e longitudini", per cominciare oltre a realtà "soggettive"; Per la realtà geografica europea, almeno di una parte, tale, eventuale opzione rischia di provocare ironia. Anche da queste "uscite", senza, apparente almeno, progetto di fondo, si vede l'assenza di "omogeneità" di "pensiero" di una Europa, di una "Unione" che lo è, di fatto solo sulla "carta" e per "comparti" che servono a poco ed ostacolano il senso di comunità, europea. Attraverseremo il passo del Brennero, trovandoci in Austria o "scaleremo" il Monte Bianco, approdando in Francia e dovremo fare i conti con il "fuso" di un'ora in più o in meno a seconda, nella eventualità, delle singole, arbitrarie scelte. A qualcuno potrebbe venir da ridere.

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