Avellino. Domenico Biancardi, Sindaco di Avella è il nuovo Presidente dell'Ente Provincia, il secondo nell'era della "disastrosa" politicamente parlando, Legge Delrio, un ex Ministro del PD. Una "Legge disastrosa" perchè ha ridotto le Province ad un Ente di secondo livello che non "godono" del voto popolare. La "guida" viene eletta dalgli stessi amministratori, il cui esprimersi non ha lo stesso "peso" ma con "coefficiente" di valore in base al numero di abitanti dei Comuni. Questo potrebbe, dovrebbe, secondo una certa logica che però è soltanto "matematica", in realtà favorire chi amministra i Capoluogi e le Città rispetto ai paesi ma l'Irpinia, in queste due "tornate", prima con Domenico Gambacorta, Forza Italia ed oggi con Biancardi, indipendente, appoggiato dal centrodestra e da un pezzo del centrosinistra "dissidente" nei confronti, più che altro, del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dimostra il contrario; chi ha sulla carta, i numeri non necessariamente vince, proprio per quella "azione" politica che si manifesta sul territorio e le "diatribe" che intercorrono la tra le alleanze o presunte tali oltre a spaccature interne agli stessi partiti, come il caso del PD. Un Partito Democratico, che si conferma sostanzialmente prima forza a Palazzo "Caracciolo" ma va anche detto, che non ha nessun significato concretamente politico e di "manovra" in quanto gli "spazi di potere" sono sostanzialmente concentrati nelle mani del Presidente. Come si nota, una Legge elettorale "disastrosa" come lo è quella dei Sindaci, che tutti credevano, la seconda, essere il "massimo" ma così non è. Detto questo, aggiungiamo: Volutamente abbiamo dato poco spazio a questa "lezione interna" così come quattro anni fa, proprio in ragione del fatto che la "campagna elettorale" non esiste nella realtà perchè l'elezione la si conquista all'interno di quella, che purtroppo, secondo tanti (e la Legge aiuta a pensarlo) è ancora la "casta". Fatta questa puntualizzazione è da dire che la vittoria del Sindaco di Avella non è affatto una sorpresa. Egli più di altri "incarna" davvero l'espressione di un "moto" fuori dalla coro della politica ed è per questo che piacerà ai cittadini, che purtroppo non hanno avuto il "piacere" di votarlo. Abbiamo detto, che come quattro anni fa, ha vinto chi non aveva i numeri sulla carta ma diversamente, anche avvantaggiandosi di "spaccature in seno ad altri", aveva il "favore del vento contro un fare stantio della politica". Biancardi, non ha "tatuaggi" particolari. Ha sostenuto, alle Primarie del PD (Congresso) Giovanni Iacobelli ma non si è iscritto ai Dem e questo qualcosa vorrà dire; è un "indipendente" e crediamo sarà anche autonomo, un Presidente che pensiamo ed auspichiamo non abbia condizionamenti (già la Legge poco ne consente), non si faccia condizionare, proprio perchè l'opinione pubblica è e sarà con quanto rappresenta e potrebbe rappresentare; un modo nuovo o diverso dal "vecchio" che ha stancato, come vediamo, fuori ma anche "dentro lo stesso palazzo". Un uomo, un amministratore che guarda al "fare" e non alle "colorazioni, alle tinte". L'Amministrazione Gambacorta viene riconosciuta come discreta, quantomeno, nonostante un Ente "ridotto" e così Biancardi; siamo sicuri che rappresenterà al meglio le aspettative di una Provinica, un popolo che è stanco del vecchio modo di fare. Il PD ha perso e lo immaginavamo; avremmo puntato €100 euro sulla sconfitta di Michele Vignola, Sindaco di Solofra proprio perchè espressione del "vecchio", leggi De Luca l'irpino e lo diciamo senza ironia o critica ostile ma al contrario con assoluta imparzialità in quanto l'ex Senatore pur avendo rappresentato un pezzo di storia di questo partito, non lo è più così importante, meno ancora fondomantale e Umberto Del Basso De Caro (area), uno capace di perdere nel Sannio, la sua provincia e l'Irpinia, la sua di "adozione", anche questi, non ce ne voglia in quanto lo consideriamo quale espressione di un pezzo di partito e non quale "persona fisica", tutti rispettabili. E' la Provincia dei Domenico; buon lavoro a Biancadi.

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