Avellino. Si è tenuta la Direzione provinciale del Partito Democratico che ha analizzato gli ultimi "eventi" elettorali; le "Provinciali" perse il 31 Ottobre e di fatto anche quanto accade al Comune di Avellino con la possibilità di sfiduciare il Sindaco Vincenzo Ciampi ma i nodi sono tanti a partire dalla discussione sul Bilancio approvato con l'appendice che potrebbe portare alla dichiarazione del Dissesto per il quale spinge il Movimento 5 Stelle. Favorevole all'operazione verità sui conti è Ivo Capone, Consigliere Dem, area "dameliana", il quale, con Cinquerighe, mette in evidenza che fare piena luce sul Documento fondamentale per un'Amministrazione è doveroso nei confronti dei cittadini. Quanto alla sfiducia firmata da 19 Consiglieri al primo cittadino, tra i qali tutto il gruppo PD, secondo l'ex Assessore della Giunta guidata da Giuseppe Galasso ci potrebbe essere qualcuno, nella sfera dei 19, che comincia nicchiare. Di certo, Ivo Capone "rifiuta" quella sorta di manovra politica che vorrebbe la non dichiarazione del Dissesto, sostanzialmente in cambio del ritiro della Sfiducia che al momento, comunque resta confermata, nella discussione da tenersi entro fine mese. Le elezioni anticipate, troppo anticipate non sono garanzia di una vittoria PD anche visto il momento non facile anche e soprattutto a livello nazionale dove la crisi che si registra è profonda, senza tener conto delle ambizioni delle tante teste che dentro e fuoti il PD ambiscono alla candidatura a Sindaco. Detto questo, la Direzione ha confermato pieno mandato al Segretario Giuseppe Di Guglielmo. La discussione vi è stata ed anche accessa ma chiara. E' emerso in modo cristallino che non vi è una sorta di "inquisizione" verso Gianluca Festa, il quale secondo alcune "voci" avrebbe, con i "suoi", optato per il voto disgiunto, lo scorso 31 Ottobre per la Presidenza a palazzo Caracciolo favorendo così l'elezione di Domenico Biancardi, Indipendente appoggiato dal centrodestra. Nel corso della Direzione è stato preso atto che "prove" contro qualcuno non ve ne sono maappare anche evidente che i "franchi tiratori" ci sono stati (come dimostrerebbero i numeri forniti alla nostra redazione da un membro della Direzione. Documento nel PDF a piè di pagina) però non è ipotizzabile in una sola area del partito bensì un venir meno, sembrerebbe, da parte di diversi "amministratori-elettori" nelle diverse aree dem e nell'intero centrosinistra seppur (alleanza ristretta) con alcuni che dichiaratamente di centrosinistra hanno fatto confluire i voti sul candidato opposto a Beniamino Vignola, SIndaco di Solofra, candidato dell'ultima ora visto che non trovandosi l'accordo su Stefano Farina, Sindaco di Teora, "portato" dalla Segreteria, dai "dameliani" e dai "demitiani" e men che meno si sarebbe potuto trovare su Beniamino Palmieri, primo cittadino di Montemarano, il quale avrebbe potuto ottenere la candidatura a Presidente se non fosse stato troppo "avvicinato" dai decariani, a loro volta frastagliati, come anticipato nel pezzo di ieri l'altro. Insomma, una analisi "ponderata" che suddivide le "colpe" di una sconfitta tra le diverse anime del PD ed i pezzi della coalizione, anche di quella che "indispettita" dal Governatore Vincenzo De Luca ha scelto Biancardi. Il nome che avrebbe potuto portare alla vittoria il PD avrebbe potuto essere quello di Ernesto Urciuoli, Sindaco di Aiello del Sabato, sul quale si era trovata la quadratura del cerchio, gradito o a Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale ed all'area che si oppone alla Segreteria. Poche ore prima, ci dicono, tutto è cambiato, con l'indisponibile Vignola diventato disponibile per intercessione, non si sa bene di chi, "a favore di chi" ed in danno di chi", politicamente parlando. Se tale scelta è venuta dalle parti di Salerno, ovvero, De Luca Governatore, potrebbe portare allo sbottare di qualcuno, se si continua con questo tipo di scelte, incongrue e non discusse ampiamente, a quanto detto al nostro giornale. Il Segretario provinciale, Giuseppe Di Guglielmo, soddisfatto per la fiducia incassata, si prepara a determinare i tempi e le modalità del nuovo Tesseramento ed a lavorare per "mediare" le posizioni contrastanti (ma con qualche deluchiano che sarebbe pronto al passo indietro partendo dal ritiro del ricorso in Tribunale "avverso" la fase Congressuale di Marzo o giù di lì, se non cambia nulla anche attendendo l'Assemblea nazionale del 17 Novembre. Di questo si è accennato senza specificare ed andare fino in fondo nel corso della stessa Direzione di ieri) in vista del Congresso nazionale ma anche di quello regionale che dovrebbe tenersi, secondo logica, prima. Dalla prossima settimana Di Guglielmo intensificherà il suo lavoro fatto di contatti, discussioni, mediazioni. La Presidente del Partito, Roberta Santaniello, vicinissima al Governatore De Luca politicamente e per il ruolo di grande rilevanza che occupa nel settore Lavori Pubblici e Protezione Civile, ci ha dichiarato di aver sostenuto al Congresso Giuseppe DI Guglielmo perchè raccordava al meglio diversi pezzi del partito e potrebbe accordare anche altre parti se si superasse quella ostilità preconcetta. In sostanza, la Santaniello, avrebbe messo in una stanza, alcune delle anime in guerra sino a quando non si sarebbero accordate. La Santaniello non manca in una "sferzata" a quanti attaccano il Segretario Giuseppe Di Guglielmo ritenendolo non legittimato. Questi dovrebbero ricordare che il percorso congressuale è stato seguito e sostenuto dai vertici nazionali del partito quindi continuare a sostenere quel che non è stato vuol dire continuare una guerra fondata sul nulla. La Santaniello auspica la convergenza verso la Segreteria Di Guglielmo di altre aree intraprendendo un percorso di unità o quantomeno di eliminare quella belligeranza fondata sul nulla che nuoce gravemente al partito. 

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