Il Congresso nazionale del PD si terrà ad inizio di Marzo ma questi sono giorni di incertezza, che in un partito, sull'orlo del disatro e flagellato da tensioni costanti, non aiutano per niente le scelte da prendere per l'immediato futuro. Marco Minniti, candidato alla Segreteria, lo è stato per una decina di giorni ma poi ha proceduto a "ritirarsi", perchè, sostanzialmente, non accettava la "longa manus" dell'ex Segretario Matteo Renzi sull'azionariato di maggioranza che sembra ancora essere in possesso dell'area, area che ha a sua volta dei "dubbi" su quanto possa fare il toscano. Infatti, le voci sul su "pensiero d'addio" al partito persistono nonostante le "smentite". Che Renzi lasci, secondo qualcuno, se sarà, comunque non dovrebbe avvenire prima del Congresso e delle Elezioni europee anche se tutto potrebbe succedere visto il "dinamismo" interno. La "paura" forte, di tanti, è che Renzi, nonostante dica di non voler influenzare, condizionare i "duellanti", che al momento sono (i due più forti) Maurizio Martina e Nicola Zingaretti, (altri, Damiano, Boccia, Corallo e la Saladino) di fatto lo faccia proprio perchè sembra aver assunto una posizione sorniona indipoendentemente dalle parole pronunciate o che pronuncerà. Il 14 Dicembre, o "lì vicino" potrebbe essere la data delle scelte più o meno definitive. Ci sarà un "terzo" candidato forte di area renziana? Chi? Certo in Irpinia qualcuno già sa cosa accadrà. L'area "dameliana", che a fine Estate già sapeva della discesa in campo di Minniti (per questo "scansava" Zingaretti) si trova ora, apparentemente ma solo apparentemente senza "candidato". Se non ci dovesse essere una "terza via", i dameliani sosterranno Zingaretti che avevano "abiurato" o sceglieranno Martina, vicino alle loro posizioni, o comunque non "distantissimo" ma che ha il "difetto" di essere sostenuto da Umberto Del Basso De Caro, un "nemico" (politicamente parlando) non solo per la D'Amelio ma soprattutto per il Governatore Vincenzo De Luca e de figlio parlamentare Piero il quale, è stato il "primissimo" a dichiarare appoggio a Minniti (la scelta tra gli altri quattro sarebbe una sorpresa). L'ex Ministro dell'Interno ha "gettato" in un dilemma il "Governatore" ed i suoi, che non crediamo l'abbiano presa benissimo. Immaginiamo il Presidente della Giunta regionale in uno dei suoi "classici pungenti monologhi di attacco". C'è chi spera o ipotizza una opzione forzata verso martina che "obbligherebbe" il partito, ad unirsi, in vista delle regionali del 2020? Possibile Martina che metta insieme, De Luca D'Amelio e Del Basso De Caro? Ad ogni modo la scelta dei "deluchiani-dameliani" sarà di prospettiva come naturale che sia e dovrebbe esserlo di tutti, non pensando alla "guerriglia" interna come qualcuno ancora fa ed è stato "denunciato" dal Segretario provinciale irpino, Giuseppe Di Guglielmo.

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