Il Congresso nazionale del PD si terrà il 3 Marzo e con esso anche quello regionale campano. Per il secondo, la scelta dell'area che fa riferimento al Governatore Vincenzo De Luca è stata fatta con il sostegno a Pantaleone Annunziata "contro" Umberto Del Basso De Caro, Rodolfo Visconti, Armida FIlippelli. I quatrro dovranno "passare" attraverso una "scrematura" perchè la sfida è aperta a tre. In Irpinia, l'area del Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D'Amelio e quindi della Segreteria guidata da Giuseppe Di Guglielmo è compatta sul SIndaco di Poggiomarino (Na) e qui, nella terra di Francesco De Sanctis, il "sentimento" avverso il parlamentare sannita è palese come del resto lo è in De Luca. Gli "sguardi" di De Luca-D'Amelio, negli ultimi tre anni, sostanzialmente da poco dopo le elezioni regionali, non si incrociano più con quello di Del Basso De Caro. Se per il Congresso regionale, tutto è chiaro, per quello nazionale, i "deluchiani-dameliani" devono ancora decidere chi appoggiare. Dopo il ritiro dalla "corsa" da parte di Marco Minniti, prima scelta del "duo" al vertice di palazzo Santa Lucia e del Consiglio, è venuta a crearsi una condizione di "difficoltà" questo perchè tra i nomi più "appetibili" vi è quello di Maurizio Martina subito sostenuto dai "decariani" (che molti credono possa essere stata la "nuova" scelta di Piero De Luca, il parlamentare, figlio del Presidente) con a ruota quello di Nicola Zingaretti, che qualcuno dice, goda, qualche simpatia in più da parte del De Luca senior. Gli altri candidati per la Segreteria nazionale, sono Roberto Giachetti, Francesco Boccia, Dario Corallo e Maria Saldino. Alla domanda  provocatoria fatta ad un paio di "espressioni" locali: "Si "pende" verso Zingaretti"? La risposta è stata: "non è detto". Una "espressione" ci ha dichiarato a chiare lettere che in questo momento "regna la confusione", quindi non si ha ben chiaro cosa fare proprio perchè le ragioni che porteranno alla scelta, sono di carattere politico, ovviamente ma un "pizzico" di conflittualità tra le "parti" (deluchiana-dameliana vs decariani) non manca e questo, inevitabilmente, fa in modo che la scelta tardi. Un'altra "espressione" ci dice, in maniera molto più diplomatica, che si sta "meditando". In realtà il senso non cambia. Sono 15 giorni, appunto, e l'ago della bilancia ancora non pende in maniera decisa verso l'uno o l'altro; il Governatore, nel condizioni in cui versa il Partito, nazionale ma anche regionale, non può permettersi di fare la scelta sbagliata ed "avere il Segretario contro". Colpi di scena? Sembrano da escludere.

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