Avellino. "Trattative" in corso a via Tagliamento, la sede del PD provinciale. Il Segretario Giuseppe Di Guglielmo è impegnato in una serie di confronti (telefoni, fisso e mobile, che "scottano"), sia con i circoli, per arrivare a determinare il "quadro" che porterà alle Elezioni Amministrative ed Europee di Primavera ma anche per andare a comporre la "nuova" maggioranza che rafforzerà la sua guida. I due Congressi, nazionale e regionale, hanno dato nuova linfa al partito dopo lo "sfacelo in termini di conseso - dal 41 al 17) dell'era renziana, ed hanno portato la vittoria di due esponenti "posti su fronti opposti", Nicola Zingaretti al Nazareno, appoggiato da AreaDem, quindi da chi con l'ex Senatore Enzo De Luca e Pantaleone Annunziata, al regionale, sostenitore, però, di uno dei due sfidanti (l'altro è stato Roberto Giachetti) di "Zinga", ovvero Maurizio Martina, entrambi "votati" dal Governatore Vincenzo De Luca (qui si sussura che la scelta in direzione martiniana sia stata "imposta", per certi aspetti, dal figlio parlamentare Piero, al padre presidente della Giunta regionale). Annunziata è stato "condotto" alla vittoria anche da AreaDem che ha portato, tra gli altri, in Assemblea Nazionale, Ida Grella e lo stesso De Luca mentre alla regionale, tra glia altri Carmine De Blasio, ex Segretario del PD irpino che si sta confermando "uomo squadra" dopo e nonostante le "famose" vicende legate alle sue dimissioni - in un qualche modo si può dire si sia preso la rivincita - ed al "conseguente Direttorio, Quadrumvirato - e Nancy Palladino, l'atripaldese che dimostra tenacia, forza, "anima di sinistra"). Questo quadro "composito" può essere "forza o debolezza" sul piano regionale ed irpino ed è per questo che "lavorare bene" sarà fondamentale. Di Guglielmo, eletto in Assemblea Nazionale lavora, come dicevamo, anche alla nuova squadra. Le trattative sono "serrate", AreaDem mira all'azzeramento della Segreteria, forte del suo "successo" nazionale ma Di Guglielmo e la Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale, principale "pilastro" di questa Segreteria, rispondono "picche" e ci sta in quanto, anche loro hanno ottenuto un risultato importante, pesante, sia al regionale che al nazionale. Ognuno punta al massimo per dimostrarsi più forte dell'altro ma alla fine si troverà la quadra sullo scacchiere dove sistemare "pedine e dame"; l'accordo, sostanzialmente sembra esserci, sul camminare insieme. Su cosa si "tratta"? Sui "dipartimenti" quindi sui "laboratori di indirizzo", dove posizionare le "pedine" ma questo è in "subordine" in quanto ci sono le "dame" da accontentare politicamente e quindi, almeno in questa fase, si "discute" sul "rimpasto" dell'Esecutivo Di Guglielmo. Uno dei posti ove posizionare la "dama" è quello del Vicesegretario. Le "parti" si studiano, si rispettano, vogliono concludere. Assumere un "nuovo ruolo" in questo PD, l'area legata alla "deluchianissima - Governatore) Roberta Santaniello che da Presidente del "parlamentino irpino dei dem" rivendica il riconoscimento di un "peso cresciuto nel tempo". Quanto sia vantaggioso, essere, per la D'Amelio e la Santaniello ma per lo stesso De Luca irpino ("i De Luca attirano sempre" ci è stato detto come battuta) in "simbiosi" con l'ormai ex sceriffo è da vedere soprattutto in prossimità delle Elezioni regionali del 2020 dove Zingaretti non sarà "subalterno" (come pare lo sia stato la Segreteria di Matteo Renzi e la regionale ad essa legata) all'attuale inquilino di palazzo Santa Lucia. Che la Segreteria regionale, con Leo Annunziata, cambi "registro" rispetto a quelle, a certe del passato, che non sia il "trampolino di lancio" per il Parlamento o Regione, sempre e solo secondo una visione politica, se lo augurano in tanti per il cambiamento. La "scacchiera", del PD irpino, alla fine potrà avere composizioni diverse (la stessa è impossibile ed è normale e giusto che sia così) ma la nuova Segreteria sarà più forte e questo indipendentemente da alcuni "eterni ribelli" o "discepoli incalliti" e soprattutto i "discepoli incalliti" se non scendono dal "piedistallo" che non hanno, rischiano di far perdere "punti" al Partito del quale fanno parte, visto, le tessere e le candidature per "guidare". Insomma, qualcuno crede di giocare al "subbuteo" ma si è passati alla "dama".

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