Avellino. "Chi c’è dietro Gianluca Festa? E' questo il vero mistero di ogni tornata elettorale. Il tutto però è stato svelato alla presentazione delle liste che lo sostengono. Basta quindi scorrere i nomi dei candidati  e vedere le presenze in piazza del Popolo per capire da dove provengono i voti dell’aspirante sindaco. Dietro le quattro liste è facile intravedere le figure dell’ex deputato Angelo Antonio d’Agostino (Lista Vera), del presidente di Confimprenditori Gerardo Santoli (W La Libertà), dell’ex presidente del Consiglio Livio Petitto e dell’on. Umberto Del Basso De Caro (Ora Avellino) a queste si affianca la lista storica di Davvero Avellino con gran parte dei consiglieri uscenti Giuseppe Negrone, Tonino Genovese, Ugo Maggio. Presenti anche i fidati Pasquale Penza e l'architetto Fabio Guerriero Presidente del parco dei Monti Picentini. Quindi sono usciti tutti allo scoperto mai come questa volta hanno deciso di correre in prima linea tanto che dopo tempo è stato visto in prima fila proprio Santoli che come  D'Agostino di solito è abituato a muoversi dietro le quinta". Una "delucidazione" fornita all'elettorato dalla "squadra" di Gianluca Festa in vista delle Amministrative del 26 Maggio. In realtà chi è Gianluca festa lo si sa. E' un politico che non ha mai nascosto il suo obiettivo. Il suo percorso è stato sempre chiaro pur quando non condiviso. In questa occasione ha avuto ancora più forza, ovvero di portare allo scoperto, qualcuno che era alle spalle, come "recita" la nota ma è altrettanto vero che Festa ha collaborazioni politiche da anni con alcuni dei "partners" citati che sono bene conosciute e questo non è un "vanto" in quanto vuol dire che ha saputo costruire rapporti che durano nel tempo ed altri ne costruisce, come in questa tornata elettorale. Festa come al solito ci mette la faccia e questa volta ancor di più. Una considerazione che a qualcuno sfugge: Gianluca Festa e Livio Petitto sono in sintonia da anni (hanno "corso" contro la Segreteria "pre-direttorio") ed una "breve separazione" non vuol dire nulla, anzi il "ritrovarsi" sta a significare che i valori comuni sono ancora là e più forti di prima "cementati" anche da eventi politici esterni. Petitto, inoltre, allo scorso Congresso provinciale PD non era molto concorde nel "correre" da soli, come "decariani", allora "decariani" ma un dialogo con Festa e D'Agostino non lo avversava contrariamente all'allora "allenatore". L'appoggio dell'ex parlametare D'Agostino, dicevamo, era noto da tempo mentre dell'altro, attuale, è piuttosto "repentino" e proprio per questo andrebbe soltanto evidenziato che "Ora Avellino" è di "emanazione petittiana" senza aggiungere altro o "nomi esteri" per i motivi politici, naturalmente, che la recentissima storia ricorda. 

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