Avellino. Il voto del 26 Maggio dedicerà le sorti, almeno del futuro immediato e prossimo, sia del PD, relativamente alle Amministrative che alle Regionali del 2020, quanto di Luca Cipriano, candidato Sindaco appoggiato, anche dai "dem", e dal Consigliere regionale Maurizio Petracca, ispiratore della lista  "Laboratorio Avellino". Cipriano, viene da un ottimo risultato alle scorse Amministrative, "solo" lo scorso anno ma quello che andrà ad ottenere, nelle urne alla “tornata“ che si avvicina, con le sue due liste, "Mai Più" ed "Avellino Più" potrà essere confermato, migliorato ma è anche vero che il risultato di 360 addietro non rappresenta un "indicatore" sufficiente a capire cosa accadrà quest'anno. Il risultato andrà a sommarsi al "Laboratorio " di Petracca ed al PD, partito che ha un bacino di voti sostanzialmente definito mentre la lista "Laboratorio Avellino" sarà l'ago della bilancia all'interno della coalizione che potrebbe determinare l'approdo al "ballottaggio" o la vittoria successiva alla quale si ambisce. Da Petracca, è inutile girarci intorno, dipende tutto. Inutile nascondersi che ci sarà una “battaglia sotterranea“ con chi condivedeva esperienze e da qui emergerà la forza dello stesso Consigliere e di chi lo avversa. Petracca ha messo su, delle quattro, la “formazione“ sulla carta più forte ma ha sul capo la “spada di Damocle“ della separazione dai “popolari demitiani“. Se Petracca farà il boom di voti, allora, il "ballottaggio" per Cipriano sarà cosa certa, con ottime chances di vittoria finale. Sarà “cosa buona“ anche per il PD del quale partito, però bisognerà capire quale peso effettivamente avrà, sia in Consiglio, da qualsiasi “lato siederà“ che nella prospettiva elezioni Regionali del prossimo anno. Se Petracca, in conclusione, dal "Laboratorio", avrà estratto la "formula magica" per conquistare Avellino, allora, per lui, la conferma in Consiglio regionale, tra un anno, sarà quasi scontata.

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