Avellino. "Chi pensa che non siamo presenti alle elezioni amministrative di Avellino, non deve aver fatto grandi letture, altrimenti saprebbe che "l'essenziale è invisibile agli occhi"". Quanto afferma Giuseppe De Mita esponente "Popolare" in riferimento alle Amministrative del Capoluogo, il 26 Maggio. Alla conferenza stampa tenuta in Città, Ciriaco De Mita, Giuseppe, l'ex vicepresidente della Provincia e della Regione nonchè ex Parlamentare ed il Segretario provinciale della formazione politica, Giuseppe Del Giudice, hanno evidenziato i passaggi, peraltro già conosciuti, del loro non partecipare alla competizione elettorale attraverso la presentazione di una propria lista. La rottura con il Consigliere regionale, Maurizio Petracca, sarebbe avvenuta ad insaputa dei De Mita, un qualcosa che non è andata giù, in primis all'ex Presidente del Consiglio, ex Segretario nazionale della Democrazia Cristiana e ricandidato per il secondo mandato a Sindaco di Nusco. Inoltre, si può dire, ma anche questo lo si sapeva, che non ci sono state parole al miele per Luca Cipriano, candidato Sindaco sostenuto dall'ex delfino e per il PD, che in sostanza avrebbe preso una decisione contro tutto e tutti, inteso quale vertici nazionali e regionali, cosa tra l'altro, sostenuta da cinquerighe, perche "nozione" avuta da voci di corridoio, in quanto la scelta di Cipriano, è stata sostanzialmente presa, senza mediazione del Segretario regionale Pantaleone Annunziata, il quale sembrava lavorare ad un centrosinistra ampio, che avrebbe dovuto guardare a forze ed associazioni più della parte di campo a sinistra così come non è statto dato ascoltoal suggerimento del Segretario nazionale, Nicola Zingaretti che proponeva l'allargamento a sinistra della coalizione. Il PD provinciale, agendo, in autonomia, ha tagliato fuori Gianluca Festa, che tra l'altro aveva già cominciato la sua campana elettorale con largo anticipo e la parte, il quale, come ci è stato detto, avrebbe potuto essere recuperato soltanto con una sua candidatura a Sindaco così come ha tagliato fuori Associaizoni e partiti, di Sinistra, certamente a sinistra del PD, che tra l'altro, non sembravano giocare un ruolo di fautori del dialogo ma piuttosto di "suggeritori" del da farsi e questo, ai "dem", proprio non stava bene. Come dall'incipit, è evidente che i demitiani, i Popolari faranno politica e quindi saranno presenti col loro peso, piccolo o grande che sia, magari determinante (?) Domenica prossima. In questo momento, i De Mita, i Popolari "giocano" la partita nel campo del centrosinistra, quindi se da quella parte del campo resteranno, anche in vista delle elezioni Regionali del 2020 potranno formare un "asse" col Governatore stesso e quindi determinare nuovi equilibri all'interno del centrosinistra, tali da spargliare il "tavolo" mettendosi in posizione di vantaggio rispetto a chi, contro, oggi "gioca"? Insomma, una "vendetta" politica, una rivincita, è lecito aspettarsela dai De Mita, quindi se Cipriano e Petracca, soprattutto l'ex delfino, non dovessero fare il botto e conquistare definitivamente il Governatore De Luca, allora, la "partita" si riaprirebbe completamente. Questa è una ipotesi, soltanto una ipotesi frutto di un ragionamento politico, che potrebbe essere "sostenuta" dalla non partecipazione attiva del Presidente della Giunta regionale, alla campagna elettorale per il Comune Capoluogo. Ad oggi, con l'appello finale al voto, della coalizione di centrosinistra, in un mese, non ci pare si siano visti De Luca e membri della sua Giunta asostegno della coalizione con dentro il PD, e questo vorrà pur dir qualcosa.

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