Avellino. Domenica, 9 Giugno si voterà, al Ballottaggio, per la scelta del Sindaco. A contendersi la fascia Tricolore: Gianluca Festa e Luca Cipriano. Il primo è sostenuto dai Consiglieri regionali: Rosetta D'Amelio, quindi dal PD locale e da Maurizio Petracca, con una appartenenza "generica" al centrosinistra dopo la recente "separazione" dalla sua precedente "militanza", vicinanza, "popolar-demitiana" mentre il secondo, Festa, di "origine Verde, ambientalista" ha sfiorato l'elezione in Parlamento, qualche anno fa ed è oggi, un "discolo" del PD, almeno stando a quanto qualcuno lo ritiene ma in realtà, come qualche altro, all'interno dello stesso partito, lo ha definito come il più "coerente tra gli apparentemente incoerenti" in quanto, restando, all'attuale scelta di "correre" fuori dai Dem, è un qualcosa che si prevedeva e probabilmente è anche giusto visto che, sostanzialmente, le Primarie, tanto amate nel PD, a lui, allo stesso Partito, sulla scelta di chi candidare alla carica di Sindaco, non sono state "concesse", nè nel 2013 nè lo scorso anno quando fece, Festa, il passo indietro accettando quanto richiesto, ovvero, di sostenere il candidato, frutto di una decisione verticistica, di fatto operata lontano da Avelllino, costituendo una "ammucchiata perdente". Quest'anno, Festa, dopo aver contribuito alla "nascita" della Segreteria PD, si è trovato di nuovo davanti ad un bivio e questo volta è andato dove il cuore gli diceva di andare - parafrasando un pò - . La scelta di Festa è legittima e lo è ancor di più quando si notano, in generale, personaggi, che passano da una parte all'altra dello stesso partito ed andando, addirittura, negli ultimi tempi a candidarsi in altre formazioni; questo in generale. Insomma, tutto è legittimo perchè si parla di politica ma, a maggior ragione, proprio in virtù di questo, è naturale ed opportuna la scelta di Festa. Altri ragionamenti, di altra natura, non ci appartiene farli, valutiamo solo la politica e questa è politica. Inoltre ed infine, su Festa, spesso "accusato" di aver gestito la macchina amministrativa, bisogna dire che negli ultimi sei anni, almeno all'Ente Comune, è stato praticamente, fuori, all'opposizione. Ha manifestato da diverso tempo l'ambizione di "fare" il Sindaco e questo non è un reato come non lo è per quanti concorrono ed hanno concorso. L'ambizione non vuol dire non avere consapevolezza di cosa si andrebbe ad affrontare, tanto che, ha individuato, chi lo supporterebbe nell'eventuale "cammino".  A sostenerlo, nella candidatura, un gruppo cospicuo di donne ed uomini, anche del PD che come lui, non se la sono sentita di lasciare il partito e continuano la battaglia ed è per questo, naturale, attendersi, che dal 10 Giugno cambieranno molte cose tra i "dem", quindi, vedremo, se qualcuno avrà la forza di espellere qualcuno, vedremo se si arriverà a nuovi rapporti di forza o alla conferma degli attuali. Il Ballottaggio segnerà, inevitabilmente, un "nuovo inizio" per la Città e per la "geografia politica" irpina anche e soprattutto, a quel punto, in proiezione, Elezioni Regionali del prossimo anno, ed ecco perchè, almeno, potrebbe essere ipotizzabile, il Governatore, Vincenzo De Luca, come qualcuno ci ha detto, non si è ufficialmente schierato nella competizione amministrativa avellinese, almeno non ad oggi. Detto questo, chiudiamo con una chiosa. Notiamo, che al fianco di Festa, la schiera di donne è nutrita, dentro e fuori la coalizione. Donne dal piglio politico non indifferente e tra queste citiamo Laura Nargi, Domenica "Mimma" Chiuso e Assuntina Iannaccone, con quest'ultima che è da diverso tempo al fianco del progetto politico ed amministrativo di Festa. La stessa, salta agli occhi, risponde puntualmente, con attenzione, ironia e precisione agli attacchi portati sui Social, alla coalizione o direttamente al candidato apicale. "Ideologicamente" siamo contrari alle "quote rosa" quindi apprezziamo le donne che si "impongono" indipendentemente dalla "imposizione legislativa, normativa". Grinta e preparazione sono qualità che dovrebbero avere tutti, uomini e donne, in ogni campo e soprattutto in politica dove vengono o dovrebbero essere create le condizioni per l'amministrare e qundi preparare le basi per lo sviluppo, il creare occupazione, migliorare la vivibilità e quanto altro compete a chi fa politica, a chi amministra nelle piccole e grandi realtà, a partire dai Comuni, alla Regione, al Paese. 

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