"Dopo il risultato non eclatante sul piano nazionale alle Europee del 26 Maggio, con una percentuale in Campania ed in Irpinia molto al di sotto della media ed in sostanza ai livelli della débacle alle Politiche dello scorso anno è tempo che il PD, non solo in Irpinia ma anche o soprattutto in Campania faccia un'analisi ed una riflessione profonda su quanto accaduto e come reagire. Inutile nascondersi. Il PD, a partire da quello nazionale, vive una crisi profonda per tanti motivi, che vanno dal mancato rinnovamento interno - quello che sembrava esserlo si è rivelato peggiore del "vecchio"- ai risultati non certo all'altezza delle promesse rivoluzionarie fatte, nel 2015, ai tempi delle Elezioni regionali. Il Governatore Vincenzo De Luca, al quale un pò tutti, forse sbagliando, abbiamo riconosciuto o delgato, il doppio ruolo di capo dell'Amministrazione regionale e leader, di fatto, del partito, non ha ottenuto, non ha portato, i risultati politico-amministrativi che ci si attendeva. Tutto qua. Non perdiamo elezioni in serie perchè gli elettori sono "ammaliati" da altri ma perchè noi non abbiamo risposto alle aspettative. Abbiamo commesso tanti errori. Il PD deve cominciare ad assumere autonomia rispetto ai De Luca, padre e figlio, Governatore e Parlamentare. Loro non possono essere i soli riferimenti o i "parafulmini". Il PD deve essere una squadra dove la pluralità di voci torni ad emergere. Gli socntri interni ci sono ma non sono credibili se poi davanti a De Luca si sta zitti. Dobbiamo cominciare ad ammettere le tante colpe politiche che abbiamo, ognuno per il proprio ruolo e per il proprio peso e proprio in relazione a questo, il primo a dover cominciare a prendere atto degli errori è il Presidente della Giunta campana. Non dimentichiamoci che il Segretario regionale del Partito, Pantaleone Annunziata, è stato sponsorizzato da lui ed i risultati ai quali doveva condurci, seppur con pochissimo tempo a disposizione, non si sono visti per niente ed in Irpinia, alle Amministrative di Avellino il fallimento è totale. Siamo stati capaci di perdere, le Comunali di Avellino, per ben due volte in un anno. Basta questo per dire che anche De Luca ha molte colpe politiche e dobbiamo chiederci quali sono i risultati concreti dell'azione amministrative regionale nelle aree interne. Per quanto riguarda le Elezioni Regionali del prossimo anno, ad oggi, sarebbe opportuno il passo indietro di De Luca. I numeri ci danno ampiamente perdenti e pensare di recuperare con una serie di liste correlate non è opportuno e non darebbe piena credibilità politica verso l'elettorato. Inoltre l'eventuale discesa in campo del Sindaco di napoli, Luigi De Magistris, direttamente o con la sua DeMA toglierebbe molto al PD anche per l'atteggiamento politico di De Luca, avuto sino ad ora, verso il Primo Cittadino di una delle più grandi Capitali del mondo; un modo di fare che non aiuta. Gli elettori, ad oggi, bocciano il PD, bocciano De Luca". La riflessione politicamente amara di qualche "pezzo" PD, anche di un certo rilievo "istituzionale". 

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali