In questi ultimi quattro giorni il Governo Lega-Movimento 5 Stelle ha visto palesarsi la crisi aperta da Matteo Salvini "leader verde", Ministro dell'Interno e vicepremier, minacciata ma ancora da avere l'uffcializzazione in Parlamento. Gli scenari possibili, sono diversi, con la richiesta del voto addirittura ad Ottobre, da parte dei leghisti, annunciata durante la discussione per la clendarizzazione della procedura che porta alla Mozione di sfiducia da parte, di chi, però, paradossalmente non è ancora dimissionario, ed alla formalizzazione della crisi che spetta ai componenti dei "tre superiori livelli istituzionali" ovvero Presidenza di: Senato - Maria Elisabetta Alberti Casellati - , Camera - Roberto Fico - , Repubblica - Sergio Mattarella - . Gli scenari, come detto, potrebbero essere diversi e vanno da un Governo di scopo o Istituzionale o di medio-ampio raggio se non addirittura di Legislatura con la composizione di una maggioranza che "tira dentro", pentastellati, Pd con Matteo Renzi, sostanzialmente il promotore, il quale dimostrerebbe che il Segretario nazionale del suo PD, Nicola Zingaretti, non avrebbe le redini del partito. Infatti, al momento, l'ipotesi Renzi è quella più "in auge", ovviamente tutto è in evoluzione e può cambiare "indirizzo" nel brevissimo tempo ma se dovesse confermarsi, risulterebbe evidente che i parlamentari non rispondono al Segretario nazionale che ha, avrebbe spinto per il voto subito, anticipato perchè il PD non ha paura, un modo praticamente certo per sprofondare in una nuova sconfitta ma con la "vittoria di Pirro" dell'avere più parlamentari sulle posizioni della Segreteria  - ? - . Nel caso, a cosa servirebbe? Certo, se così non sarà, riferendoci a quanto poc'anzi, con il successo del "piano Renzi", dimettersi, anch'egli, ossia Zingaretti, dalla Segreteria, a pochi mesi dalla elezione, sarebbe probabilmete opportuno; ribadiamo, questo se dovese prevalere l'ex Premier e Segretario toscano. A questo gruppo, in un eventuale nuovo overno o maggioranza, si aggiungerebbe Liberi e Uguali o comunque quella parte della Sinistra rappresentata da Pietro Grasso e qualche altro "pezzo" proveniente dal Centro-centrodestra. Nelle ultime ore, però, pare, Salvini, cerchi un riavvicinamento ai 5 Stelle con Luigi Di Maio, capo politico del Movimento, Ministro del Lavoro, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Sociali nonchè vicepremier il quale risponde "picche" diciarando: "C’era un contratto, lui - Salvini - lo ha strappato. Non solo: adesso ha chiesto anche di sfiduciare il Governo stesso di cui fa ancora parte, visto che non si è dimesso. Anche su questo, giorni fa aveva tuonato “siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete...”. Sono passati 5 giorni ma stanno ancora tutti lì... Ha fatto tutto da solo, per tornare dopo nemmeno 24 ore nelle braccia di Silvio Berlusconi. Ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna! Il 20 Agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della Lega. Li aspettiamo al varco".

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