Il Segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti ha riferito al Capo dello Stato, Sergio Mattarella di aver accettato la proposta del Movimento 5 Stelle nell'andare alla formazione del nuovo Governo con il dimissionario, dal precedente 5S-Lega, Giuseppe Conte. E' tempo dice, il Democratico, di superare la stagione dell'odio, di affrontare nuove sfide, quindi, Ambiente, Lavoro, Ricerca ed al Bene Comune di questo Paese. Un nuovo Governo che non dovrà fermarsi dopo pochi mesi ed è per questo si dovrà ragionare al fine di partire superando il modello del "contratto", come quello, di un anno e mezzo tra pentastellati e leghisti arrivando ad un patto che possa portare a realizzare i punti indicati. A questo punto, si va, si andrebbe, verso l'incarico a Conte e quindi la discussione sui Ministeri - in quanto luoghi operativi ed è per questo decisiva l'attribuzione di quelli di "peso" -, e qui si capirà, vedrà, se il PD sarà "componente alla pari" del Governo o poco più di un partner-azionista di minoranza con la paura di qualcuno che possa rischiare di essere una "stampella". L'Europarlamentare, Carlo Calenda, intanto, annuncia l'addio al PD. Maluomori sembrano esserci, soprattutto nella cosiddetta "base", di entrambe le forze. Da vedere, se questa nuova maggioranza andrà avanti da sola o si "arricchirà" di altri partiti o verrà supportata dall'esterno. 

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