Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella vedrà questa mattina, Giuseppe Conte per affidargli l'incarico alla formazione del nuovo Governo, il suo secondo, con questa volta, dopo la Lega, partner del Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico. Valeria Valente, Senatrice napoletana spiega il perchè è giusto  far nascere questo Esecutivo:

"La Direzione del PD ha dato grande senso di responsabilità che un partito come il nostro è capace di assumere su di sé in momenti delicati come quelli che stiamo vivendo.Prima che Salvini - Lega -  decidesse di far implodere l’esperienza del governo gialloverde era chiaro a tutti noi la direzione nella quale saremmo andati. E chiara era la situazione che, con buone probabilità, si sarebbe delineata mandando il Paese ad elezioni, per un puro capriccio di Matteo Salvini; l'analisi naturalmente dal punto di vista politico. Avremmo assistito, cioè, non solo all’avanzata della peggiore, politicamente, destra sovranista e populista, ma anche con ogni probabilità alla continuazione di un programma di governo che dai diritti (a partire da quelli delle donne), all’immigrazione, passando per la politica europea e internazionale, avrebbero esposto l’Italia al grande pericolo di finire in un baratro che non conosce precedenti. Siamo la classe dirigente di questo Paese e con responsabilità, e non senza difficoltà, abbiamo fermato questo pericolo. Ora con queste forze finalmente all’opposizione sta a noi dare vita ad un governo di svolta vero. È un lavoro difficile, che stiamo provando a concretizzare in queste ore così delicate definendo le priorità del futuro governo. È una sfida complicata, lo sappiamo. Ma la voglia di dare un’alternativa all’Italia partendo da investimenti per il Sud, infrastrutture, diritti e libertà, lavoro, sicurezza (intesa finalmente anche come capacità di saper integrare), ci pone dal lato giusto della storia: il PD, unito, compatto, ha ora il dovere di produrre il massimo sforzo a sostegno di questo percorso. Dicevo, continua la Valente, dei diritti e delle libertà delle donne: Su questo piano infatti nonostante le differenze e perplessità più volte espresse da molti esponenti del M5S, l’arroganza e la determinazione della Lega ha portato avanti un progetto oscurantista e un modello di famiglia che vede la donna nuovamente relegata a regina del focolare. Un disegno medievale che sin qui aveva avuto la meglio nei vari provvedimenti approvati e avviati dal governo del cambiamento: dal pezzo di terra per il terzo figlio, passando per la messa in discussione della Legge Merlin, fino ad arrivare al tanto pericoloso DdL Pillon; l'analisi politica della Valente. Un progetto che avrebbe portato non solo le donne a fare enormi passi indietro sul loro già faticoso percorso di emancipazione ma che, al contrario di quanto sostenuto, avrebbe spinto in avanti il tasso di denatalità e abbattuto ancora di più voglia e capacità di mettere al mondo dei figli. Il Pd nell’interesse del Paese, per evitare una deriva democratica, economica e civile, ha scelto coraggiosamente e in maniera per nulla scontata di avviare un delicato e difficile dialogo con il M5S. Qui però si tratta di dare un cambio di rotta decisivo a una nave che sta per infrangersi sugli scogli e chi si mette al timone deve sapere bene cosa fare. Sia dunque quello dei diritti e delle libertà delle donne un tema da affrontare subito e in maniera chiara. Lo dico sia al Pd che ai tanti Cinquestelle che in questi mesi hanno dichiarato più volte di condividere con noi un’impostazione culturale e civile, al netto di un’alleanza a trazione leghista che invece andava in tutt’altra direzione; ancora l'analisi politica dalla pagina della Vicepresidente del gruppo PD a Palazzo Madama. Avere al governo Salvini e Meloni significherebbe in poche settimane vedere il Ddl Pillon diventare Legge e così cancellare in un colpo solo 50 anni e più di emancipazione ed evoluzione del diritto di famiglia. Avere un governo che pone all’opposizione Lega e Fratelli d’Italia, credo di poter dire con serenità, significherebbe non solo arrestare questo drammatico e pericoloso disegno, l'analisi è ribadita politicamente, ma sopratutto avere l’opportunità di procedere in avanti su un percorso di emancipazione femminile ancora tutto in salita per opportunità sostanziali e non solo formali riconosciute alle donne. Partiamo subito col piede giusto, parole chiare sulle donne".

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