"Italia Viva" è il "partito" di Matteo Renzi appena uscito dal PD. Il Governo numero due di Giuseppe Conte è "nato" su spinta dello stesso Renzi iscritto al PD, tra gli stessi dem, il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali. Il tutto è accaduto da poco prima della metà di Agosto, quando Matteo Salvini della Lega ha aperto la crisi che vedeva vigere il "patto gialloverde" a Palazzo Chigi, ad inizio Settembre. Nuovo Esecutivo in meno di un mese. A questo punto con la formazione del nuovo gruppo renziano, a Palazzo Madama e Montecitorio - in una Camera sembra sicura la possibilità dell'autonomia - in base ad una valutazione politica potrebbe andare ad incidere sul "cammino" del Governo. Al "tavolo" di maggioranza siederanno, a questo punto, M5S, PD, LeU con l'aggiunta dell'ultima ora di Italia Viva che sembra raccolga anche adesioni da alti partiti, in ambito parlamentare. La "geografia" dell'Esecutivo cambia ed a questo punto cambia e dovrebbe cambiare anche la "storia". Quando effettivamente è stato costituita questa formazione I.V.? Ci sarà voluto qualche tempo? Non pare possibile sia un progetto degli ultimissimi giorni. Al momento dell'insistere per il nuovo Governo gli "italiani vivi" erano consapevoli di quanto avrebbero poi fatto?   Vi è, al momento, ancora, un accordo di Governo a tre 5S, PD, LeU ma a questo punto bisognerà rinegoziare il programma politico? Quando ci si siederà al "tavolo" delle "nomine" in Enti, Società, cosa accradrà? In tutto questo, le "bocche" a parlare saranno quattro e non tre. Posto che tutto è legittimo ma lo è anche politicamente? Non richia di sembrare come un intervenire, I.V., a "gamba tesa" usando una delle metafore calcistiche, metafore che Renzi ama? A questo punto non sarebbe giusto politicamente che PD, M5S e Leu facessero un passo indietro decidendo di andare a votare? Le "carte" sarebbero ulteriormente "rimescolate" ma se il Governo dovesse avere una sorta di "spada di Damocle" sulla testa non sarebbe meglio questa opzione? "Parlando" usando il paradosso: non rischia di sembrare che Renzi sia il "capo" del Governo? Non sarebbe meglio "sfiduciarlo"? Non sarebbe meglio confrontarsi, tutti a Febbraio come sei anni fa, con la Volontà degli elettori, i quali avrebbero "ulteriori elementi" da valutare e giudicare politicamente?

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