"Era un risultato purtroppo atteso, quello dell’Umbria, regione martoriata dal terremoto e ferita dall’incapacità politica. La vittoria della Lega ha radici lontane e non si può dire che qui il centrosinistra abbia mostrato la parte migliore di sé. Né hanno aiutato le scissioni o la pesante manovra economica che il nuovo governo ha messo in campo, così come è sembrata assai improvvisata l’alleanza con i Cinquestelle. Poter contare su una maggioranza tra le due forze in Parlamento non significa in automatico aver costruito e poter disporre di un’alleanza di governo, ancor di meno di una maggioranza nel Paese. Questo automatismo non è scattato, in particolare per gli elettori grillini, che sembrano più che mai disorientati.
Questo però non significa non poter riproporre mai più lo schema politico “giallo-rosso”; semmai insegna che con una sommatoria di liste e partiti senza un’anima, senza un’ambizione, senza la necessaria empatia, non si va da nessuna parte". Franco Roberti, parlamentare europeo, eletto, la scorsa Primavera, tra le fila del PD. L'ex Assessore della Giunta De Luca è stato voluto dal Segretario nazonale Nicola Zingaretti fa una lucida analisi in controtendenza ad una parte del PD campano, irpino che spinonono per una ricandidatura di De Luca alle Regionali del prossmo anno, a prescindere da altre valutazioni politiche. Con questo non diciamo che Roberti sia contro al De Luca ma è una visione ampia e serena."Il Pd, in questo schema, deve avere più coraggio, dev’essere più radicale, deve ritrovare la forza e la credibilità per tornar a rappresentare interi pezzi di società che in questi anni di crisi e di aumento delle diseguaglianze si sono sentiti abbandonati. Dalla pagina virtuale dell'europarlamentare. Abbiamo un gruppo dirigente che ha le capacità per farlo ma dobbiamo avere nel contempo la consapevolezza che il tempo è poco, pochissimo. È il momento di tenere saldo il timone, di non invertire la rotta, ma di accrescere gli sforzi per tornare a interpretare i bisogni della gente, le aspettative degli italiani che soffrono".

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