Napoli. A pochi mesi dalla presentazione delle liste per le Elezioni Regionali della prossima Primavera il quadro delle alleanze nel Centrosinistra è "apparentemente" vago. In realtà, crediamo, che le scelte, a grandi linee siano state fatte. Partiamo con una domanda: Il Governatore uscente Vincenzo De Luca è tipo da accettare di essere un "ripiego"? Questo non sembra ed ecco perchè è, da ritenere, quale ipotesi ed evidenziamo "ipotesi", almeno, di un ragionamento politico, al momento, che la scelta potrebbe averla già compiuta ovvero quella di ricandidarsi al di fuori dal "suo" Partito Democratico facendo un pò come fatto negli anni della "sindacatura" a Salerno e come ha "appena" fatto Gianluca Festa eletto Sindaco di Avellino, essendo del PD ma presentatosi "contro" il partito e per certi aspetti contro lo stesso"volere" dei "deluchiani". Il PD nazionale non ha "rilasciato" dichiarazioni esplicite sulla ricandidatura dello stesso ma proprio le "paure" di chi in Campania e forse, soprattutto in Irpinia, spinge "forsennatamente" per la riproposizione di De Luca potrebbe far pensare che il "pensiero nazionale" propenderebbe per il fare una scelta diversa. Non bisogna dimenticare che De Luca è pur sempre "minoranza" rispetto alla Segreteria di Nicola Zingaretti ed è piuttosto critico verso le scelte politiche e di alleanza con il Movimento 5 Stelle fatte questa Estate con la formazione del Governo "Conte 2". In Parlamento il figlio del Governatore si "batte" per il Partito, almeno leggiamo questo in alcuni video o affermazioni mentre il padre è "caratterizzato" dal portare un attacco costante al Partito e questa, almeno apparente "dualità", non aiuta l'elettorato. De Luca, ha riportato dei successi sicuramente ma attenzione a "fare" dell'uscita dal Commissariamento della Sanità, annunciata dallo stesso Commissario - è anche questo - De Luca, una "bandiera" perchè della rivoluzione annunciata, in altri comparti , qualcuno politicamente dubita e lo stesso annunciare con orgoglio che in Campania si compiono scelte senza perdersi in logiche di coalizione in realtà potrebbe apparire come una debolezza della squadra che lo affianca, del resto un esponente politico irpino ci ha detto che "la Giunta non ha toccato palla" ovvero pur, riconoscendo impegno, merito, "professionalità", non sembra abbiano grande autonomia o peso nelle scelte politiche. Noi chiediamo: Mai musi lunghi in Giunta?

La "verità" l'ha detta l'ex Ministro "dem" Graziano Delrio in un "post social" ovvero che chi esce dal Partito, da un Partito non ha grande successo di consenso nei numeri percentuali basti pensare a LeU o Possibile ed è questo che politicamente "temono" alcuni esponenti PD? Ovvero, De Luca, nel riproporsi, eventualmente, da solo, fuori dl PD, otterrà, ma questo a livello locale - non crediamo faccia altro - , un risultato importante ma tanto da vincere le Elezioni? Quanti degli esponenti PD che dichiarano di volere la sua ricandidatura lo seguirebbero al di fuori del PD? C'è la "paura" di rimendiare, almeno per alcuni, un "insuccesso" che poi renderebbe quantomeno difficile il ritorno nello stesso PD? Chi uscirebbe dal PD o si candiderebbe non nel Partito farebbe come Festa che hanno criticato? Chi più vicino a De Luca sembra volere la sua ricandidatura ma la "base"? De Luca, dopo queste "battaglie", come detto, eventualmente non si dovesse verificare l'alleanza PD-M5S accetterebbe di essere il "ripiego" del PD o della stessa? Potrebbe candidarsi, essere candidato quando egli stesso si è dimostrato più volte contro questa coalizione e lo stesso PD attraverso alcuni suoi esponenti, ed ora anche Italia Viva di Matteo Renzi, partita con De Luca per dire "oggi" che dovrebbe fare un passo indietro per favorire un'alleanza più larga, credono siano opportune scelte diverse? Se De Luca ed il PD dopo quanto accade, dovesso "correre" insieme" come la prenderebbero gli elettori e gli iscritti? De Luca non "teme" alleati e fuoco amico della "base"? 

Chiudiamo con il Centro Democratico, il Partito alleato di De Luca, del PD, almeno dalle dinamiche a Palazzo Santa Lucia; anche esso "sfoglierà" la "margherita" a livello campano? Bruno Tabacci, Presidente nazionale ha dichiarato in analisi politica: “Finalmente, dopo settimane di incomprensibili contraddizioni dentro i 5 Stelle, e’ arrivato Beppe Grillo a dire parole di buon senso che lasciano sperare che ci sia ancora la possibilita’ di far funzionare la maggioranza di governo ed evitare di servire l’Italia su un piatto d’argento a Salvini”. Il Centro Democratico è per l'aprire una discussione ampia per lavorare ad alleanze larghe. Bene, se De Luca dovesse candidarsi fuori dal PD, il Centro Democratico campano che ha Chiara Marciani in Giunta ma senza Consiglieri si "dividerà"? E' risaputo da quanto dichiarato a noi da esponenti irpini che la Marciani è un nome "nato" a Napoli e del quale sul quale ci si è confrontati con riferimenti irpini ed a quel punto la "nomina". La Marciani, sembra, non si sia mai o quasi lasciata andare in dichiarazioni di carattere politico mantenendo un ruolo tencnico ma questo potrebbe essere stato ed essere un errore politico in quanto espressione diretta (anche fosse "indiretta") del Centro Democratico quindi dovrebbe dire la sua, molto di più su quanto di stretta competenza e su altro, almeno quello che ha più rilevanza e caratterizzazione dell'operato politico-amministrativo della Giunta. L'Esucitivo sarà sicuramente di notevole spessore ma i risultati ottenuti dai singoli sono pur sempre da valutare e da valutare soprattutto in ottica di squadra ed è della "squadra" che qualcuno non crede sia politicamente affiatata ecco perchè ci è stato dichiarato in Irpinia: "la Giunta non ha toccato palla".

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