Napoli. Questo pomeriggio la Direzione regionale del Partito Democratico ha votato quale candidato alle Regionali di Primavera l'uscente Vincenzo De Luca. Umberto Del Basso De Caro, Parlamentare e sfidante di Pantaleone Annunziata per la Segreteria campana, lo scorso anno, ha spiegato la propria posizione attraverso una lettera nella quale ha motivato l'assenza in quanto impegnato in lavori parlamentari e per una riunione interpartitica sulle aree interne proposta dal Ministro Provenzano, proprio per il pomeriggio odierno. De Caro scrive: “Provo in ogni caso a dare il mio contributo al dibattito rammentando che assai scarse sono state le occasioni di confronto nel partito e che anche gli incontri informali hanno segnato una netta demarcazione tra buoni e cattivi, tra eletti e reprobi, tra persone fisicamente sane e portatori di virus”, come si nota è marcato il “rimprovero” politico da parte dell’unico parlamentare “dem” espresso dal Collegio Irpinia – Sannio. “Se la “conventio ad escludendum” riguardasse solo la mia persona, se soltanto io fossi “l’appestato” sarebbe poca cosa e potrebbe essere agevolmente rubricato come episodio sgradevole. Ma alla vigilia di un passaggio elettorale che si annuncia durissimo e che postula la grande unità di tutto il Partito mi pare poterlo definire un grave errore politico. Avendo partecipato alle Primarie del 3 Marzo dello scorso anno ed aver raccolto un risultato più che lusinghiero, nel contesto che tutti ricordano, ho la responsabilità di tentare di rappresentare i 33 mila liberi cittadini campani che mi sostennero e le molte decine di amici, che oggi a seguito di quelle elezioni, sono componenti degli organismi regionali”.  Su Vincenzo De Luca candidato presidente scrive: “Sul punto, politicamente non ho rilievi di sorta; Il PD ha il dovere di riproporre il Presidente uscente e quest’ultimo ha il diritto a chiedere di essere nuovamente candidato. Diversamente opinando metteremmo in cono d’ombra cinque anni di lavoro della Giunta regionale e del suo Presidente. Ma accanto a questo riconoscimento ed alla orgogliosa rivendicazione del lavoro svolto nel quinquennio che sta per chiudersi occorre porsi il tema, non secondario né scontato delle alleanze. Personalmente, ed in piena sintonia con le opinioni espresse dai nostri massimi dirigenti nazionali, considero auspicabile ed anzi necessario, costruire un’alleanza ampia ed inclusiva, che partendo da PD, sappia tenere insieme tutte le forze che combattono il sovranismo e più in generale la destra. Mi riferisco, evidentemente, al M5S, all’area rappresentata dal Sindaco di Napoli, a LeU, ai Socialisti, a Italia Viva, ai Verdi, ai Radicali di PiU’ Europa alle espressioni di riformismo civico ed ai movimenti che, a partire da Bologna, hanno saputo riempire le piazze d’Italia. Una grande alleanza, programmatica e politica, per il Governo della prima Regione del Mezzogiorno. Per il raggiungimento di un simile obiettivo occorrono una forte, e non ipocrita, unità al nostro interno, lungimiranza, passione politica, pazienza infinita per mettere assieme i diversi e finanche opposti del recente passato. Un’operazione complessa ma, verosimilmente, anche l’unica in grado di competere con buone possibilità di successo. E’ l’augurio sincero che formulo a noi stessi e a tutti coloro che scommettono su questa opzione”.

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