Napoli. Regione Campania: Con decorrenza immediata e fino al 14 Aprile 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti, con riferimento al territorio regionale della Campania sono adottate le seguenti, ulteriori misure:

a) sono ulteriormente sospesi le attività e i servizi di ristorazione, fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, anche con riferimento alla consegna a domicilio;
b) i supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessità possono effettuare consegne a domicilio soltanto di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale);
c) è vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, anche relativi ai generi alimentari. Sono esclusi dal divieto i negozi che si trovano nelle aree mercatali.

NDR: IN SOSTANZA, TRA GLI "INCROCI" DI ORDINANZE E CHIARIMENTI LOCALI, DPCM E DECRETO LEGGE, SONO COSE CHE SOSTANZIALMENTE GIA' SI SAPEVANO. RESTA IL FATTO CHE EVENTUALI "STRETTE" SAREBBE STATO PIU' OPPORTUNO 8ANCHE IN UN COSTESTO DI SINTONIA ISTITUZIONALE A VARIO LIVELLO) ADOTTARLE "NELLE VICINANZE" DEL TRE APRILE OVVERO ALLA SCADENZA DEI TERMINI RESTRITTIVI NAZIONALI CHE COMUNQUE, DI FATTO, SI SA, ANDREBBERO O DOVREBBERO ESSERE "ALLUNGATI" COME ANTICIPATO, SEMBREREBBE DAL CAPO DEL GOVERNO, GIUSEPPE CONTE, (CI SEMBRA LOGICO IN QUANTO L'IMMUNIITA' DAL VIRUS NON SI ACQUISISCE NE' DOPO IL 3 APRILE MA NEANCHE DOPO IL 14, CHI PENSA CHE QUESTE DATE SIANO LA "LIBERAZIONE" SBAGLIA CLAMOROSAMENTE; L'ATTENZIONE ALL'EPIDEMIA VA MANTENUTA COMUNQUE, IN TERMINI DIVERSI, CERTAMENTE, MA ANCHE DOPO LO "SCAMPATO PERICOLO").

DE LUCA DICEVA DI CHIUDERE TUTTO? LO FACCIA E BASTA, SENZA CONTINUARE IN ORDINANZE E CHIARIMENTI CHE RISCHIANO DI PUNTUALIZZARE L'OVVIO O RISCHIANO DI RENDERE INCOMPRENSIBILE ORIENTARSI TRA UN INSIEME DI ORDINANZE CHE SI AGGIUNGONO AD ALTRE SENZA QUINDI "ANNULLARE" LE PRECEDENTI. 

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