Roma. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato la proproga delle "restrizione" per affrontare l'emergenza sanitaria del coronavirus, quelle che "scadono" il 3 Aprile, sino al 13 ovvero il trascorre la Santa Pasqua con l'attuale "regime"; Un DPCM che manterrà la stessa linea con in più, l'unica novità, il divieto di allenamento nella "categoria" Sport per non avere la pretesa da parte delle Società sportive dell'esecuzione della prestazione sportiva; nessun allenamento collettivo nelle strutture delle Società ma lo faranno autonomamente. Nessuna concessione di "svago", nessuna ora di passeggio, chiarisce Conte, se non la possibilità, per un genitore, di portare il bambino a fare la spesa ma non deve essere l'occasione di una passeggiata. I bambini sono quelli più penalizzati ed è giusto concedere loro questa possibilità. Una  prima fase da continuare in maniera rigorosa per avviarsi verso la FASE 2, della quale però non si può dire precisamente quando avrà inizio, non si può dire inizierà il 14 ma quando questa sarà vedrà un allentamento delle misure che saranno vagliate e solo dopo inizierà la FASE 3, quella che dalla uscita dell'emergenza sanitaria porterà alla ricostruzione economica del Paese. Con scienza e coscienza, la Politica dovrà decidere, così ragiona e deciderà il Premier tenendo presente che si sta affrontando un nemico sconosciuto anche a chi lo studia epidemiologicamente Bisognerà contemperare i vari interessi e diritti a partire da quelli "primari", fondamentali della Persona, diritti sociali ed economici. Ovviamente il diritto alla Salute è quello primario. Un Conte straordinario, va detto, nel porsi alla Cittadinanza. 

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