Napoli. "Se una regione oggi accelera il ritorno alla normalità in maniera non responsabile e non coerente con il livello di contagio rischia di rovinare l’Italia intera. Per essere chiari: se dovessimo avere una fuga in avanti da parte di regioni che hanno ancora un elevato livello di contagio, la Campania chiuderà i suoi confini. Faremo un’ordinanza con la quale vieteremo l’ingresso da regioni nelle quali il contagio è in corso in maniera elevata". Questa la prima dichiarazione di Vincenzo De Luca, in merito ad eventualità che regioni del Nord (evidentemente, sembrerebbe, Lombardia, Veneto in primis), diano un sostanziale "via libero" anticipato rispetto ai "tempi" dettati dal Governo Centrale.

Poi però si corregge col suo oramai, sembrerebbe, solito modo, quello di attaccare (semprerebbe o potrebbe e "manteniamo" un "condizionale sino all'eccesso") gli altri preventivamente ed è tutto dire. (Le due dichiarazioni, la "precedente e la successiva" a questo in grassetto, sono state pubblicate dallo stesso sul suo profilo ufficiale Facebook). La dichiarazione di cui sopra è chiarissima ma poi dice che altri potrebbero male interpretare ma "passare"da chiusura a quarantena, quindi è un correggersi, bastava fermarsi qui senza "attaccare" con quella espressione, "commenti stupidi" ma da parte di chi? Bastava correggersi, semplicemente, pacatamente, placidamente come già fatto altre volte, sembrerebbe a partire dal 26 Febbraio con "no chiusura, si chiusura scuole in meno di una manciata di ore o l'affermazione sullo stesso virus in COnsiglio regionale...):

Ecco cosa ha detto De Luca per correggersi: "A scanso di equivoci, la posizione della Campania è estremamente chiara. L’apertura totale di una regione deve essere decisa a livello centrale sulla base di decisioni scientifiche, ed è una decisione che coinvolge tutto il resto del Paese. Per questa ragione e per evitare commenti stupidi, per quanto riguarda la Campania, - per evitare il diffondersi dell’epidemia - dovrà andare in quarantena chi arriva da regioni dove c’è un livello altissimo di contagio, e ancora riduzione del numero dei treni provenienti da quei territori e controlli rigorosi alle stazioni ferroviarie". 

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