L'Associazione politico culturale Primavera Irpinia, fondata da Sabino Morano e coordinata da Massimo Bimonte, plaude all'iniziativa della Coldiretti che ha creato la piattaforma Jobincountry per cercare di mettere in contatto la domanda e l'offerta di lavoro nel mondo agricolo. Dopo una prima fase sperimentale in Veneto, adesso l'iniziativa, autorizzata dal ministero del lavoro, é fruibile in tutta la penisola. In questo periodo il ruolo dell'agricoltura è diventato strategico è fondamentale. Infatti, oltre che assicurare le forniture alimentari, sono proprio i campi ad offrire importanti occasioni d’occupazione. Cibo e lavoro sono diventati un binomio su cui investire, e che può  essere soddisfatto insieme. La necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari ai cittadini, infatti, va di pari passo con il bisogno di trovare il lavoro che si è perso oppure di guadagnare qualcosa di più perché alle prese con una riduzione degli stipendi e delle attività. L’esigenza tocca pressoché tutti. Infine, le difficoltà di spostamento hanno messo in forse la disponibilità di manodopera straniera. E’ per tutto questo che Coldiretti ha lanciato Jobincountry, un portale internet che prova a raggiungere in un solo colpo tre obiettivi: combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi con lo svolgimento regolare delle operazioni di raccolta. Nella regione Veneto in una sola settimana sono pervenute circa 1500 candidature di ogni genere: dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, per finire ai tanti addetti del settore turistico in crisi.
Lusinghieri anche i primi risultati a livello nazionale, il 60% di chi è pronto a lavorare nel settore primario ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni. Semplice il funzionamento del portale, che si presenta come una piattaforma di intermediazione della manodopera e che offre quindi a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale e poi sul campo. Le aziende agricole inseriscono le loro necessità e le condizioni contrattuali; chi cerca lavoro indica le esperienze oltre ai dati personali. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le società di servizi delle Coldiretti locali.

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