Napoli. Si è tenuto ieri, in videoconferenza, il Consiglio regionale della Campania. Intervento "dominate" quello del Presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, il quale ha cominciato esprimendo il cordoglio dell'Esecutivo alle famiglie delle vittime del COVID -19, ha rinnovato il ringraziamento ai cittadini campani che hanno dato, nella "stragrande" maggioranza, una prova eccezionale di responsabilità, di correttezza e di consapevolezza dei problemi. Un ringraziamento a tutto il personale sanitario, amministrativo, ai dipendenti pubblici che hanno assicurato servizi essenziali. Una coesione che De Luca si augura rimanga viva nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. De Luca passa poi ai punti dolenti (nazionali ma anche l'Europa): Una emergenza che ha messo a nudo tanti limiti che riguardano l'organizzazione dello Stato, della Pubblica Amministrazione, i tempi di decisione delle Istituzioni. Per quanto riguarda la Campania, in particolare, De Luca dice con grande chiarezza che non era assolutamente scontato che l'epidemia avesse il corso che ha avuto, rischiava di travolgere il territorio vista, ad esempio, l'alta densità abitativa soprattutto in alcune aree, a cominciare da quella Metropolitana. De Luca elogia la Sanità campana a partire dal "Cotugno" e "critica le critiche" relative alla inferiorità sostenuta da qualcuno. La Campania ha eccellenze mondiali con terapie messe in piedi nel nostro territorio. Il contagio da noi, dice De Luca è scaturito per "importazione" ovvero casi relativi a persone che avevano partecipato a congressi nell'area milanese e così via. De Luca rende merito alle ASL che hanno lavorato intensamente partendo dai controlli per evitare la diffusione del contagio. Abbiamo evitato, dice De Luca, di evitare la ospedalizzazione immediata con persone curate a casa, avendo sintomi leggeri, questo è anche vero. Non abbiamo avuto la congestione degli Ospedali. Abbiamo affrontato in maniera decisa alcuni "focolai", continua. Abbiamo lavorato con grande determinazione per dotare le strutture ospedaliere di posti letto per le degenze, soprattutto e nella terapia Intensiva con 511 posti. In ogni provincia Ospedali COVID "dedicati". Abbiamo affrontato l'emergenza dei tamponi (ottenerli insieme ai reagenti è stata una sorta di lotta) partendo da un solo laboratorio accreditato, il "Cotugno", Ospedale che al posto del Ministero della Salute ne ha accreditato altri per sopperire. De Luca "polemizza" con chi aveva, un mesetto fa, fatto registrare una specie di tamponite, sembrava doverli fare al mondo intero ma questi vanno fatti a chi ha sintomi, anche lievi ma non a tutti. De Luca continua: OGGI CREDO NON ABBIAMO EMERGENZE PER QUANTO RIGUARDA I TAMPONI. LA FASE 2: I DATI EPIDEMIOLOGICI SONO ABBASTANZA CONFORTANTI. L'ANDAMENTO DEGLI ULTIMI DIECI GIORNI REGISTRANO UNA OSCILLAZIONE DI POSITIVI CHE VA DAI 44 AI 13. SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO, SINCERAMENTE, SU SEI MILIONI DI ABITANTI, QUESTI SONO DATI CHE CI CONSENTONO DI RAGIONARE SENZA AFFANNI (SI POSSONO STUDIARE  NUOVE MISURE, MAGARI MENO STRINGENTI MA BISOGNA AVERE CONSAPEVOLEZZA CHE SIAMO ANCORA DENTRO L'EPIDEMIA PER QUESTO BISOGNA AVERE COMPORTAMENTI RESPONSABILI PER NON INCORRERE IN FOCOLAI E RISCHIARE UNA NUOVA RIPRESA QUINDI CON PROVVEDIMENTI EMERGENZIALI. IL PAESE E LA CAMPANIA AVREBBERO DELLE DIFFICOLTA' SUPERIORI ALLA PRIMA PARTE. DE LUCA SOTTOLINEA CHE L'EPIDEMIA E' PRESENTE, MENO AGGRESSIVA MA SIAMO DENTRO QUESTA FASE. DE LUCA PRECISA CHE LE ORDINANZE NAZIONALI, REGIONALI NON SONO DECISIVE, LO E' IL SENSO DI RESPONSABILITA' VERSO IL PROSSIMO, SOPRATTUTTO VERSO LE FASCE DEBOLI, GLI ANZIANI ED I BAMBINI. ABBIAMO IL DOVERE DI ASSUMERE COMPORTAMENTI COERENTI.

SI APRE LA FASE 2: Questa, appunto, non può essere scollegata dal pensare che il virus c'è. Sanità ed economia i due comparti oggetto di nuove direttive. Nella Sanità bisogna riprendere l'attività ordinaria e quanto fatto, dice de luca, ci consentirà di avviare questa fase, in sicurezza riguardo al personale sanitario. De Luca punta l'attenzione verso le RSA dove sconfiggere eventuali focolai, quindi controllare tutte le strutture per anziani.

De Luca  ancora: La cosa più interessante, mi permetto di dire, della fase due, è il piano socio-economico, un "unicum" sul territorio nazionale. Dare una mano alle micro imprese, alle piccole attività artigianali obbligate alla chiusura mentre altre sono rimaste aperte, tante attività che hanno continuato ad andare avanti, in settori strategici o importanti. Molte attività hanno subito la chiusura, come i barbieri e non solo. Tanti hanno avuto danni pesanti ma il sostegno alle piccole imprese parte dalla prossima settimana con contributi aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dal Governo nazionale. Il Presidente attacca l'Italia della palude burocratica, dove quando devi prendere decisioni a favore della povera gente devi buttare il sangue. Nonostante questo calvario siamo in dirittura di arrivo. Si riferisce, appunto, ai contributi aggiuntivi. Abbiamo dato un contributo, certo non siamo la Banca d'Italia ma abbiamo dato una mano. (De Luca, sollecitato da un cittadino che gli ha inviato una lettera, ha recepito il "messaggio", ovvero intervenire per disporre la possibilità di curare gli animali).

Nel corso del dibattito, De Luca non ha gradito alcuni interventi ed ha attaccato duramente chi ritiene farebbe politica politicante. De Luca sostiene che bisogna ragionare da uomini e non sotto la bandiera politica. La Campania è un modello (Cotugno, i tre COVID HOSPITAL, Napoli, Caserta e Salerno) e se qualcuno non lo digerisce, sta male per questo, ce ne faremo una ragione. Tutti dovremmo essere orgogliosi. Durissmo l'attacco nel corso del quale cita parole di Bacone o interventi come le lettere di Totò, analizzando politicamente. De Luca dice che non gli interessa parlare a nome del Centrosinistra, parlo da uomo dice, da rappresentante delle Istituzioni ed ammonisce: il mondo è cambiato e bisogna porre attenzione al rischio ritorno del COVID in Autunno come paventato, temuto dal Governo. Abbiamo fatto miracoli per essere pronti. Ribadisce per la terza volta l'aver buttato il sangue per amore della Regione, dei concittadini. De Luca chiude il suo intervento con l'alzare la voce, ritornando sui tamponi, col dire: non abbiamo agito a capocchia, dice ed il deliberare su attività motorie, apertura degli esercizi comporta una serie di valutazioni e quindi, mediare. De Luca riporta di episodi dove sarebbero state rubate durante la fase di consegna e chiude (ma terrebbe i Consiglieri ancora lì) ringraziando, elogiando il 90% dei cittadini mentre il resto... De Luca si dice aperto al dialogo e ringrazia i Consiglieri ma non tutti, anzi li attacca ed evidenzia: Io sono De Luca e basta, non un appartenente ad un partito, sono De Luca e basta.

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