Napoli. "Facciamoci sentire. Non bisogna permettere nessun passo indietro, neppure piccolissimo in quello che è il ruolo conquistato nella Società. Ora più che mai dobbiamo lavorare a rafforzare la posizione della Donna nel mondo del Lavoro e delle Istituzioni". Poche parole ma chiare, da Chiara Marciani, Assessore regionale alle Pari Opportunità ed alla Formazione. Abbiamo notato questo pensiero tra le sue "storie" Instagram e le abbiamo chiesto il "consenso" alla "pubblicazione". Pur essendo pubblico e quindi poterlo fare, come giustamente ha sottolineato la stessa, in realtà lo abbiamo fatto per "punzecchiarla" su quello che sono alcune "dinamiche" che si stanno verificando in questi giorni, nella Politica e tra le Istituzioni locali (lettere di donne democratiche) e sulle prossime Regionali. Come nella maggior parte delle volte non c'è stato nulla da fare. Soprattutto per quanto riguarda la Politica, proprio non ha voluto dire la propria ma le abbiamo espresso il "nostro" punto di vista, sia su Donne ed Istituzioni che Regionali. Quanto seguirà, quindi, sarà solo la nostra analisi politica, anche relativamente alla Marciani ma non c'è, in quanto andremo a scrivere a seguire alcun suo virgolettato (lo è solo l'incipit). La Marciani, Donna delle Istituzioni, occupandosi di Formazione, quindi lavoro, quindi anche Donne ed avendo anche la Delega alle Pari Opportunità, quindi Donne soprattutto, ha una prospettiva ampia di quanto accade. Le Donne nelle Istituzioni ed in Politica stanno acquisendo un ruolo sempre più rilevante ma si è ancora lontani dall'acquisire le "Pari Opportunità", come giustamente evidenzia la Marciani, dicendo che non bisogna arretrare neanche di un passettino (in quell'incipit). Da cosa siamo stati stimolati a fare questo "pezzo"? Da una lettera di Donne Democratiche, almeno così si definiscono, le quali qualche giorno fa hanno scritto alle varie Istituzioni, Regione compresa, per chiedere un coinvolgimento delle stesse all'interno dell'azione politica, amministrativa, istituzionale. In quella lettera abbiamo "notato nomi" (nei cinque anni passati non abbiamo sentito voci o letto lettere, almeno non noi). Noi abbiamo deciso di non pubblicare l'elenco delle firmatarie o presuntivamente esserlo - c'era un lungo elenco, di un vasto "arco territoriale" - perchè è sempre "rischioso" farlo in quanto qualcuna, magari si sarebbe potuta tirare indietro o avrebbe detto di non aver ricevuto la "stesura" definitiva ed infatti, c'è stato chi ci ha contattato e ci ha chiesto se era nell'elenco e che comunque non condivideva la tempistica e per questo non aveva firmato...ma ne hanno parlato... e già questo vuol dire tanto. Abbiamo, quindi, fatto bene, preventivamente, a non pubblicare l'elenco ma solo la lettera - non la linkiamo, cercatela, se volete, tra le pagine di Cinquerighe. Fatta questa precisazione, diciamo, che in quell'elenco abbiamo notato anche il nome di una Democratica che sembrerebbe essere una contraddizione "familiare" sul tema e potrebbe essere un "tutto dire". Uno elogia sempre o quasi, tutto o quasi e l'altro all'improvviso "dice" qualcosa, un pochino di diverso ma è la politica e tutto è legittimo. 

Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare il pensiero della Marciani che non è in connessione con la lettera, assolutamente, come dicevamo, e lo ribadiamo, ovvero vogliamo portare la stessa quale esempio di Coerenza sostanziale per "esaltare" l'apparente incoerenza politica di tante donne (è soltanto una analisi politica, giusta o sbagliata ma soltanto questo vuole essere, nè "accuse, ne moralismi, ne lezioni, tutto è legittimo) le quali "salgono in cattedra" solo ora e non prima (!?). Addirittura alcune, altre, altro "fronte", hanno scritto "a parte". La Marciani, delle Donne, ha sempre parlato. Certo anche a lei rimproveriamo ed abbiamo rimproverato, certi "silenzi", in alcune occasioni, come anche in questi giorni, ma questo nulla cambia sulla "valutazione" generale in quanto è presente ed attiva a difesa e sostegno delle Donne deboli sia "socialmente che prettamente nel circuito lavorativo" ma sul "secondo" ci sarebbero altri che dovrebbero fare molto di più. Politica, Istituzioni, Elezioni Regionali (De Luca le vorrebbe a fine Luglio ma il Governo "dice" in Autunno - però se, sia De Luca che il Governo, "temono" l'ondata COVID 2 in Autunno allora perchè non votare a Luglio, quando comunque sarebbe più "agibile" Governo "uomo" che si contraddice"?) hanno in comune l'elemento Donna, a vario titolo. Politica, Elezioni Regionali, Istituzioni, la "trafila" d'entrata e ci auguriamo che si "eliminino" i tecnici (non per "giudizio" negativo ma per dare maggiore voce alla Cittadinanza nell'essere rappresentati) e magari scendano nell'agone, avendo maturato ulteriore "esperienza tecnica" e nuove "nozioni politiche" che sicuramente saprebbero usarle per una maggiore Coerenza da offrire, rispetto alla platea, solita.. Dicevamo, la Coerenza. Abbiamo "visto e sentito" Donne, restiamo alle Donne (gli uomini potrebbero avere "pecche" politiche molto ma molto maggiori e forse, presunta incoerenza molto ma molto maggiore) che hanno gia espresso la volontà di candidarsi, ma attenzione, lo farebbero con la lista "De Luca Presidente", a prescindere dalle scelte che il Governatore farà in termini di alleanze. Allo stato ancor, esse scelte, più difficili, infatti lo stesso, anche Venerdì, in Consiglio regionale ha ribadito, almeno nell'occasione, il parlare da "De Luca e basta" non come centrosinistra o appartenente ad un partito - il suo è il PD, PD regionale che lo ha ricandidato - ma il "nazionale" (?) e contro la politica politicante, cosa che ribadisce da tanto. Qualche Donna, una Donna ha evidenziato, ma si sa da tempo, che il Governatore è distante dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Governo (chiediamo, solo relativamente alla gestione COVID?). A questo punto, si dovrebbe dire, "noi andremo da soli e basta" e non attendere ancora nel dirlo ufficialmente - in un verso o l'altro - . Queste Donne hanno il "coraggio oltre che la Coerenza politica?. Risulterebbe evidente che il primo a fare una scelta in tal senso, dovrebbe essere proprio De Luca ma chissà... Quindi, queste Donne (quelle prive ufficialmente, almeno sembrerebbe al momento, ancora, di un partito) e presumibilmente anche altre cosiddette "di partito" si andrebbero a candidare con De Luca? Quelle "di partito" lascerebbero la casacca politica attuale? Cosa significherebbe? Quale progetto si ha se ancora non si sa con chi ci si candiderà? Il riferimento, in questo caso evidente, è soprattutto a quelle che hanno un partito mentre chi non c'è l'ha, però attenzione, ha, hanno più volte fatto capire il loro "credo", avrebbe, avrebbero una "contraddizione" in meno anche se poco cambierebbe. Donne "di partito" e non, disponibili a candidarsi o che già sono in sostanziale campagna elettorale, hanno troppo spesso manifestato elogi verso il Presidente (più o meno: questo lo ha voluto il Presidente, quell'altro lo ha voluto il Presidente, il Presidente ha deciso, il Presidente si batte, il Presidente di qua ed il presidente di là - verrebbe da chiedere: Ma voi, Donne, cosa avete fatto, cosa avete proposto, soprattutto, siete riuscite ad "imporvi" al Presidente? Le scelte non sempre possono essere collegiali). Queste Donne, non ci piacciono tanto (politicamente siamo su un concetto di "autonomia" diverso, mettiamola così). Questo non vuol dire, per tornare al termine di paragone, la Marciani, lei "ci piaccia" . Ha sì, qualche volta "elogiato" il Presidente, però non è stata "strabordante", certamente, è apparsa poco in momenti di evidente contraddittorietà dell'agire amministrativo, ha sostenuto progetti da lungo tempo - questo anche altre, sicuramente, nessuno nega meriti a nessuno (li valuteremo poi, il Dare e l'Avere, Attivo e Passivo) ma qualcuno sembra ora sia troppo presente su alcuni progetti della Marciani ed all'improvviso? Abbiamo notato, la Marciani è colei che subisce maggiormente attacchi, da diversi "mondi" dentro e fuori la maggioranza; questo potrebbe essere, magari andiamo controcorrente, un ulteriore elemento di Coerenza (chissà, lo valuteremo meglio anche noi); di certo, quando la Marciani ha subito o subisce attacchi, non ci è capitato di sentire voci presidenziali a difesa (eventualmente, perchè?) e soprattutto non abbiamo sentito Donne "difendere" la Marciani (non che ne abbia bisogno, tira avanti come un treno) ma questo è la conferma della "atavica" lotta intestina fra Donne, di alcune Donne, che alcune Donne portano ad altra, in modo unilaterale  ed è, in generale, la cosa peggiore. La Marciani se si dovesse candidare (immaginiamo potrebbe aver deciso cosa fare in quanto non sembra una Donna, un Tecnico, una Politica che agisce sull'onda emotiva o di vicinanza o appartenenza tantomeno del "senso di obbligo") - ribadiamo non sappiamo se si candiderà, nulla la farebbe parlare, almeno noi non siamo stati capaci neanche con le "tenaglie" -  avrebbe un vantaggio, qualora accada, decida, quello di aver parlato poco e questo è un vantaggio non da poco, non avrebbe il "bagaglio pieno di contraddizioni da svuotare". Un "pezzo" molto variegato, volutamente, confuso (oltre la confusione del "panorama") perchè non vogliamo urtare la suscettibilità di qualcuno. La Politica, invece, non deve contraddirsi, chi lo fa non deve contraddirsi. Il Giornalismo ha la libertà di potersi contraddire perchè valuta politica e personaggi magari contraddittori. Il Giornalismo, il nostro giornalismo ha Coerenza, quella della equidistanza. La politica deve avere Coerenza, l'avrà? Le Donne avranno coerenza (al momento non sembrerebbe) la avranno? Il nostro consiglio alle Donne è di parlare poco perchè le contraddizioni vengono ad esaltarsi ed in politica, non paga, alla lunga. Donne, fate come la Donna Marciani, parlate poco, già equivarrebbe a maggiore Coerenza politica. Donne, candidatevi, fatelo in molte ma sostenendovi tra voi, non facendo a gara per essere "politicamente" apprezzate da un uomo politico, in generale, al comando, sia nelle istituzioni (tutte) che nei partiti. Manifestate il pensiero, sempre e soprattutto; basta, non si può sentire più 'sta "litania", il presidente, il presidente, il presidente, il presidente, "passate" all'IO, IO, IO, IO, IO Donna (e non è un giornale...). Buona politica, buona campagna elettorale (possiamo dirlo), - arriverà, prima o poi - e che soprattutto sia Femmina, sia "rosa", sia Donna. Voi, care Donne siate Donne, solo Donne, non Donne che vogliono somigliare politicamente ad un uomo, siate le Donne della nuova Politica Donna.

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