Napoli. La data per le Elezioni Regionali sembra essere diventata argomento di scontro ma in realtà non si capisce il perchè in quanto ragione per opporsi a questa eventualità non vi è. "Scontro", in realtà, tra esponenti di partito o "movimenti" o "forze" ma che vede, più o meno ufficialmente, partiti, "movimenti, "forze", non esprimersi. Il Mandato "Regionale", restando alla "nostra" (sette in totale, Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia), con scadenza più o meno nello stesso "periodo primaverile", vede il Governatore Vincenzo De Luca "spingere" per il voto intorno alla metà di Luglio (ricordiamo, appuntamento "spostato" per l'emergenza, COVID, dal Governo, in Autunno) mentre il Centrodestra sostenere la "consultazione autunnale" (ribadiamo, tranne qualche partito più o meno piccolo, non ci sono state dichiarazioni ufficiali, in un verso o nell'altro). Va detto, a scanso di equivoci, che il "tema" dell'emergenza COVID, a Luglio, sembrerebbe "reggere" poco, soprattutto se si spera continui (proprio dal punto di vista della scurezza per la salute pubblica) la "curva discendente" dei contagi, come in questa fase, non regge in quanto c'è chi "paventa" (da qualche esponente politico, della del mondo della scienza) una nuova "ondata" del coronavirus proprio in Autunno ed allora, restando solo al "discorso voto", come la metteremmo? Se ci fosse questa nuova emergenza, le elezioni verrebbero rinviate ulteriormente, arrivando anche ad un anno oltre la fine del mandato (ipotesi circolata, Primavera 2021)? Con quali poteri, una Giunta "scaduta" potrebbe gestire la "vita" politico-amministrativa dell'Ente? Chi oggi, si oppone al voto a Luglio, accetterebbe che De Luca andasse a Governare, se impossibilitati al voto, proseguendo l'attuale Mandato, questo che dura dal 2015? Si chiederebbe un Commissariamento? Soprattutto, quali certezze si hanno, visto le "voci" sul virus, che in Autunno sia più sicuro che a Luglio? Molti infatti, dicono, che col virus bisognerà "convivere", in un qualche modo, sino a quando non verrà "trovato" il vaccino e per questo non si spiega questa "contrapposizione" sula data del voto. "Ragionando" prettamente sull'opportunità politica (una analisi e niente più, nessuna presunzione del "centrare" il "fulcro" del problema), in realtà, lo "scontro" potrebbe essere "fake" in quanto, nel Centrodestra sanno, dovrebbero sapere, che il "problema" non è il "consenso" eventuale che De Luca potrebbe avere "incamerato" nella gestione dell'emergenza COVID in quanto la "popolarità", si sa, non necessariamente vuol dire sostegno in cabina elettorale e quindi il "rinvio" darebbe modo di "spalmare" su un arco temporale più lungo, il tutto, sino a farlo "scemare" e puntare su eventuali "flop politico-gestionali" del Presidente della Giunta. Il vero "problema" per il Centrodestra è la "erosione" di consenso alla Lega che sta di fatto realizzando il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e lo stesso non essere più al Governo, Matteo Salvini ed i "suoi". Un rischio che potrebbe avere riflessi, non tanto nella "somma algebrica nazionale" dove il Centrodestra sembrerebbe avanti saldamente ma proprio a livello locale, regionale e per questo quanto più rinvia, più la lega potrebbe subire il colpo che non si sa quanto recuperabile da Forza italia, forse più da Fratelli d'Italia. Votare a Luglio, in realtà per il Centrodestra (che voleva in un primo momento), potrebbe essere molto più vantaggioso che non in Autunno o addirittura verso Febbraio o Primavera 2021. Per quanto riguarda De Luca, il ragionamento, potrebbe tradursi nel capitalizzare politicamente, l'essere in "auge mediaticamente", "sfruttare l'impatto "emotivo" per la gestione dell'emergenza sanitaria, soprattutto l'effetto provocato, dal pungo ferro adottato - un pò alla "destra, Salvini maniera" (anche se le troppe Ordinanze potrebbero essere una "diminutio"), "spaccare il Movimento 5 Stelle che, se compatto sembrerebbe avere la stessa forza, o quasi, del Centrosinistra (almeno inteso come PD - con De Luca - Più Europa e Centro Democratico, più le liste del Governatore) e quindi andare al voto, con tre compagini rappresentate da due coalizioni ed il Movimento (Stefano Caldoro, De Luca e per i 5S da soli chi sarebbe il candidato? Non crediamo il Ministro per l'Ambiente, Sergio Costa "proposto" come "sintesi" con il PD "eliminando" De Luca). De Luca, continuiamo nell'ipotesi politica, sa bene, che non dando più tempo al PD nazionale di "trattare" con i 5S, di non favorire ulteriore allargamento con, ad esempio, demA di Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli, che proprio non lo vuole, così come ragiona su altri nomi la Sinistra aperta verso Costa e non al voto a Luglio, "costringerebbe" il PD  nazionale (quello regionale lo ha già riproposto) a sostenerlo in un qualche modo, cosi con tre "grandi" schieramenti", la "partita la si potrebbe "giocare". Andando al voto in Autunno, il PD potrebbe trovare l'accordo con i 5 Stelle, "accantonare" De Luca che andrebbe da solo con le sue liste, e opporsi al favorito Centrodestra ma senza sapere quanti voti De Luca toglierebbe allo stesso PD ma anche "un pò" alla Lega, che come detto, in precedenza, potrebbe subire qualche perdita di consensi "provocata" dal Governo centrale. Per questo, in realtà, sosteniamo, come ipotesi e solo ipotesi, che il voto a Luglio andrebbe bene, soprattutto al Centrodestra e a De Luca, meno ai 5S se non trovano accordo col PD, senza De Luca. Tutto apparentemente ingarbugliato ma apparentemente. Infine, potremmo dire, per ribaltare tutto, che anche De Luca spinga per il voto a Luglio, sapendo che potrebbe non verificarsi l'ipotesi e "tirare" sino, dopo l'Autunno prossimo; (questo ragionamento è solo politico ma mai dimenticando che in qualunque momento, periodo si andrà al voto, bisognerà farlo nella massima sicurezza sanitaria per tutti).

Regionali; Opportuno voto a Luglio Le persone sosterranno De Luca; Lucia Fortini.

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