Avellino. Il Circolo della Stampa riporta la nota congiunta Ordine dei Giornalisti della Campania e Sindacato unitario Giornalisti della Campania che condividono le giuste proteste dei colleghi e stigmatizzano quanto avvenuto stamattina durante la videoconferenza stampa del presidente della Regione Vincenzo De Luca, la prima dall'inizio del Coronavirus. Dopo l'intervento del governatore, alla prima domanda dei giornalisti, per problemi audio De Luca si è alzato ed è andato via senza alcuna forma di rispetto nei confronti di chi stava parlando e degli altri colleghi che si erano prenotati. A questa videoconferenza si era arrivati dopo settimane di trattative durante le quali Ordine, sindacato e numerosi giornalisti avevano chiesto di poter fare, dopo quasi tre mesi, domande dirette al presidente De Luca.

NDR: Dopo diverse settimane di "non incontro" con la stampa, giustamente visto il virus "aleggiante", De Luca che ha "mantenuto" contatti attraverso qualche comunicato e dirette social (sarebbe forse il caso di perdere questa abitudine?), ha "intrapreso" la modalità di qualche domanda alla quale rispondere nelle "apparizione virtuali", inviata dai Giornalisti ad una "mail regionale", mentre per oggi era stata predisposta una videoconferenza alla quale prenotarsi. Bene, domande da fare seguendo un iter, un lasso di tempo nel quale inviare, iter di prenotazione, il tutto potrebbe sembrare "ristretto"... Che senso ha? Questa mattina l'accaduto contestato dal NOSTRO Ordine dei Giornalisti. De Luca sembrerebbe essere andato via al primo intoppo tecnico (sembrerebbe). Perchè non è stato lì almeno per il tempo previsto? Si sarebbe potuto porre rimedio, ad esempio con una telefonata, tanto per dirne una "rispristinando" un rapporto diretto con la Stampa che è doveroso e non "aleatorio, soggettivo, discrezionale". Alle tante campagne di De Luca, qualcuna forse, con "nomi" più o meno improbabili, bisognerebbe, tutti, rispondere con la NOSTRA, dei GIORNALISTI: "DOMANDE ZERO" che dovremmo metter su... forse De Luca sarebbe "contento", forse no... lo "appureremmo". Noi di Cinquerighe non abbiamo proprio perso tempo nel formulare domande perchè non ci sembra, quello "concesso", il modo migliore per comunicare, posto che ciascuno fa quel che vuol e nell'assoluto rispetto reciproco.

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