Napoli. “Ci si dimentica che il successo delle mafie è dovuto al loro essere dei modelli vincenti per la gente. E che lo Stato non ce la farà fin quando non sarà diventato esso stesso un modello vincente”. Giovanni Falcone - . Con le parole del Magistrato, l'Assessore regionale, all'Istruzione, alle Politiche Sociali ed alle Politiche Giovanili, Lucia Fortini, ricorda, commemora quel 23 Maggio di 28 anni in cui nella strage di Capace furono uccisi il Magistrato Giovanni Falcone e la moglie anche Lei, Magistrato e tre uomini della scorta. La Fortini ha "scelto" le parole meno conosciute ai più pronunciate da Falcone ma quelle "istituzionalmente" più drammaticamente vere e quell'epoca di stragi (con più di un Magistrato assassinato) come quella degli anni del terrorismo, tra altre, sembrano dimostralo. Parole di Falcone che sembrerebbero essere un vero e proprio monito allo Stato, a chi lo guida e rappresenta e questo è da intendere a tutti i livelli istituzionali. La mafia, le organizzazioni criminali, tutti dicono hanno mutato "veste" e questo le renderebbe ancora più pericolose perchè si muoverebbero in maniera sotterranea. La Fortini, con le parole di Falcone ha pienamente ragione. Lo Stato, le Istituzioni devono diventare o se lo sono, continuare ad essere, un modello, senza macchia e senza paura, affinchè le mafie, le organizzazioni criminali possano essere sconfitte. "Abolire" il malaffare, la criminalità non sembra opera possibile altrimenti sarebbe il mondo dei sogni ma spezzare le "ramificazioni" della "piovra" la renderebbe enormemente meno dinamica ed invasiva e questo sarebbe un risultato non da poco conto.

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