Napoli. Le Regionali, elezioni che dovrebbero tenersi a Settembre ma Luglio è una opzione per la quale in molti si "battono" confidando di "spuntarla in dirittura di arrivo" coinvolgono tutti i leaders politici e tra questi c'è chi, come Francesco Pionati, l'irpino, Segretario nazionale del partito Alleanza di Centro perderebbe "pezzi" nella sua formazione con qualche candidatura che sembrava essere stata definita vada o abbia preso decisioni, altre, questo perchè la linea politca del partito non verrebbe più condivisa. Sono "voci di corridoio" che abbiamo raccolto tra il mondo, più o meno "gravitante" nell'area napoletana e coinvolgerebbero più realtà locali. Ovviamente non parliamo di un "ammutinamento" o di una "clamorosa rivolta" ma sembrerebbe che ci siano abbandoni o potrebbero esserci stati e questo a partire nelle ultime settimane condizionate anche dal "time-out" COVID che ha rallentato la dinamica politica. Nell'AdC, espressione del Centrodestra, ma come in altre "formazioni" della coalizione, c'è, ci sarebbe chi non condividerebbe quello che sarebbe un "decidere e non decidere", un "decidere qualcosa" in un momento per poi "deciderne altro" in "altro momento" creando "indecisione" . Il pensiero di chi sarebbe uscito dall'AdC, rimprovererebbe al partito ed allo stesso Centrodestra il non aver messo in campo settimane fa, se non mesi addietro, il candidato Governatore a sfidare Vincenzo De Luca, in primis. Quelle che sarebbero titubanze, dubbi, o che sarebbero abbandoni, contesterebbero l'aver creato una sorta di "dualismo" tra due importanti figure istituzionali, ovvero Stefano Caldoro, ex Governatore ed ex parlamentare con ruolo di Governo ed attuale indiscusso capo dell'oposizione in Consiglio regionale ed il Magistrato, Catello Maresca il quale sarebbe stato "tifato" nelle ultime settimane. Maresca avrebbe dichiarato sostanziale disponibilità alla discesa in campo ma poi sembrerebbe averla ritirata, e qualcuno che ci ha detto questo, dice anche che al momento non ci sarebbero smentite. Il "rischio" è o sarebbe di ritrovarsi a ridosso della scelta della data delle Elezioni senza un candidato che già avrebbe dovuto esserci e lavorare al programma ed agli uomini e donne, alle candidature. Si sarebbero creati i "gruppi" pro Caldoro e quelli pro Maresca.  Il Magistrato riscute molti consesi, ci viene detto "tra i corridoi", sia tra forze politiche più o meno omogenee con qualche "eterogeneità" che aiuterebbe. La scelta, in questi giorni deve esserci, ci viene detto con forza, ed essere "determinata e determinate", nessun "accordicchio", nessun nome al ribasso, politicamente e nessuna scelta calata in nome della parita di candidature tra le regione, tra le forze politiche. In Campania ci sono condizioni particolari e certi nomi sarebbero sicuramente più "attrattivi" rispetto a qualcuno che potrebbe catalizzare un "irrigidimento territoriale", campanilistico (il senso è chiaro di quanto ci è stato detto ma lo abbiamo reso "nebuloso"; è comprensibile lo stesso). Ci viene detto che la campagna elettorale avrebbe dovuto già ssere in atto ed avrebbe dovuto "martellare" su Sanità, Lavoro, Trasporti e su tanto altro "regionale e locale". Le indecisioni del Centrodestra rischierebbero di produrre il recupero o vantaggio di De Luca mentre non lo sarebbe "pericolosa elettoralmente" la gestione del COVID perchè nonostante chi possa farsi "catturare" da ultimi eventi, reali o presunti, la maggioranza non dimentica i problemi che attanagliano la Regione. Il "corridoio" ci dice, in chiusura, che altri nomi potrebbero "spuntare" nel componimento del "puzzle" generale ma si auspica, Caldoro o Maresca, siano i due nomi sui quali operare la scelta e senza indugi ulteriori.

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