"Il Centro Democratico lavora alle sue 50 candidature (2 nel Sannio, 4 in Irpinia, 8 in provincia di Caserta, 9 in quella di Salerno e 27 nell'area Metropolitana di Napoli) e contiamo di definirne la metà entro il 15 Giugno". Giuseppe Antonio Solimene, Coordinatore provinciale di Avellino del Centro Democratico, il partito che ha quale leader nazionale Bruno Tabacci e Coordinatore regionale, Raimondo Pasquino, ex Rettore dell'Univarsità di Salerno sulle Elezioni regionali che dovrebbero tenersi a Settembre. "Ho deciso di tornare alla politica, quella di partito in quanto la passione e l'impegno sul territorio non mi hanno mai abbandonato, perchè nel Centro Democratico si lavora per ideare progetti e realizzarli partendo dalla presenta sul territorio. Il nostro partito si sta muovendo in questo senso nel definire le liste. Abbiamo, già, ad esempio, nella mia Irpinia ma anche altrove, una varietà di scelta che fa onore al partito ed ai territori che mostrano la volontà di partecipare per contribuire a portare soluzioni sul tavolo ai problemi che attanagliano le comunità. La nostra presenza in politica, in una coalizione è dovuta a questo. Non siamo interessati all'esserci tanto per... Noi vogliamo fare, costruire, radicarci ancor di più. Personalmente sono di Centro, quel Centro che guarda a sinistra ma ciascuno ha la propria storia e va rispettata". Solimene è chiaro sulla linea presenta ma anche sul passato: "Vogliamo, da soli, entrare in Consiglio regionale anche se siamo consapevoli che tutto può accadere ma abbiamo valori ai quali non rinunceremo. Non faremo che accada quanto alle scorse elezioni, dove abbiamo contribuito a portare due nostri Consiglieri, che però, successivamente hanno fatto scelte diverse. Questo ha tolto al partito in quanto è venuto a mancarci il collegamento tra i luoghi della rappresentanzia istituzionale ed il territorio ma nonostante questo il Centro Democratico non si perso d'animo ed ha continuato, seppur tra difficoltà. Oggi memori di quella esperienza non consentiremo succeda". Quanto al "rapporto" con Più Europa col quale ci si era "uniti" un anno e mezzo fa, Solimene ci va senza mezzi termini: "E' stato un matrimonio mai consumato ed anche alla luce di quanto abbiamo fatto per quel partito, sostenendo nelle battaglie, siamo un pò delusi ma questa è la politica".  Abbiamo chiesto a Solimene di farci qualche nome ma non ha voluto anticipare nulla: " Stiamo lavorando e le assicuro che i nomi che, già condividono il nostro pensiero sono di levatura e legati al territorio". In chiusura abbiamo chiesto sull'esponente che si presumeva il partito avesse in Giunta regionale ovvero Chiara Marciani, Assessore alla Formazione ed alle Pari Opportunità e se potesse essere, potrà essere una delle "punte": "La Marciani in questo momento non fa parte del Centro Democratico. Il suo nome in Giunta è nato come mediazione tra Centro Democratico e Scelta Civica. Negli ultimi tempi, dopo la rottura tra Centro Democratico e Più Europa non è tra i nostri iscritti ma con tutte le problematiche connesse, senza dimenticare il COVID che ha bloccato i contatti politici, il fare politica, come le dicevo, sul territorio, ci si è allontanati ma questo è un qualcosa che riguarda la politica, in generale, dovuta anche all'emergenza. Cosa accadrà lo vedremo". Contate di avere tra i vostri candidati la Marciani? Qualcuno in realtà dice che potrebbe entrare in una lista di De Luca o addirittura rimanere fuori, magari per scelta propria: "La Marciani potrebbe avere più collegamenti nell'area salernitana che non a Napoli, questo sembrerebbe vero ma il "problema" se c'è è un altro. La Marciani, tecnicamente ha operato bene. Posto che tutti possono fare di più, le riconosciamo un lavoro importante dal punto di vista tenico ed infatti come tale è nata la sua proposta per l'Esecutivo ma forse, politicamente, qualcosa è mancato, forse è mancato l'approccio con i territori, napoletano o salernitano che sia, una presenza diversa, un contatto più diretto ma questa non cambia il giudizio su un Assessore che vale". In sostanza Solimene non apre nè chiude ad una candidatura della Marciani ma quello che davvero importa a Solimente è "avere le orecchie terra", ascoltare i lamenti dei Cittadini, di chi, e sono tanti, vivono in difficoltà. Solimene ed il Centro Democratico non vogliamo ascoltare il "palazzo" ma i territori che non è un sostantivo e basta.

NDR: La linea politica del Centro Democratico è chiarissima, solo che non "legge" non lo può e potrà capire; la prossima Giunta dovrà avere un andamento profondamente diverso.

Quanto alle candidature che intenderebbe mettere in campo De Luca - nella Lista del Presidente -, a proposito della sua Giunta, in questo momento sono due, Lucia Fortini, Assessore all'Istruzione, alle Politiche Sociali ed alle Politiche Giovanili, sulla "ruota" di Napoli e Sonia Palmeri, Assessore al Lavoro ed alle Risorse Umane a Caserta. L'Assessore Chiara Marciani, alla luce di quanto sapevamo ed abbiamo avuto sostanziale conferma diventerebbe, sarebbe diventato un "rebus". "Schierarla" a Napoli  - eventuale Lista De Luca - vorrebbe dire metterla in contrapposizione alla Fortini - che qualcuno valuterebbe essere stata la "prima scelta" per il Capoluogo regionale (della Fortini candidata abbiamo scritto a Febbraio così come della Palmeri, anche prima) e si sa che questa "competizione" farebbe male alle due - le quali avrebbero caratteri molto diversi anche nell'approccio alla politica - e quindi a De Luca il quale probabilmente ha contribuito, al rapporto politicamente non idilliaco tra le due, prima di fatto assegnando la Delega alle Politiche Giovanili alla Marciani ma poi "firmata" definitivamente alla Fortini e quando la Marciani, in un qualche modo ha aderito al progetto tabacciano-boniniano, forse, se possibile, De Luca avrebbe dovuto provare a fare che aderisse al PD, forse lo avrà fatto, ma qui si tratta di "volontà e valori" politici che possono essere "sentiti" più in una parte che in altra (anche di questo avevamo scritto), ora il CD è uscito dal "matrimonio mai consumato" come ha detto Solimene. Se la Marciani, che forse non avevamo creduto quando ci aveva detto, un mese fa, di non avere appartenenze, sarà in campo non è dato saperlo. Possiamo dire che "spulciando" l'albero genealogico "ampio" (qualche lettura sui social) la Marciani potrebbe essere più salernitana (anche se nata a Napoli, ci sembra di ricordare dalla nota sul sito della Regione e con un pò di sangue tedesco e pugliese) con qualche collegamento in quell'area ma essere candidata lì (da una qualsiasi lista), o dove comunque non sia Napoli, potrebbe vederlo, la Marciani, come un essere "sfrattata"? La partita potrebbe non essere chiusa, lato Marciani quindi se spuntasse tra i candidati un nome a lei vicino che ha talento e spessore politico, un vero leader come letto sui social non sarebbe un colpo di scena, per chi segue la politica e ne capisce. Tutte "chiacchiere politiche" ma attraverso le quali puntiamo a "dirvi" cose nuove, frutto di "voci di corridoio" ma assolutamente reali ed analisi.

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