Napoli. "Ho deciso di non candidarmi a Presidente della Regione Campania. Una scelta meditata, difficile, dove ho messo da parte anche legittime ambizioni personali ed anche una sfida politica molto interessante dell'andare a guidare la Regione ma ho scelto Napoli, una scelta d'amore, ancora una volta di cuore e di passione ma anche di razionalità. Il momento è troppo difficile per lasciare la Città tra le mani di un Funzionario dello Stato. senza la legittimazione democratica delle Elezioni. E' un momento in cui bisogna ricostruire la Città da un punto di vista Sociale ed Economico, in cui bisogna dare forza ai Cittadini, curare le ferite ma anche dare potenza alle energie che solo questa Città sa di possedere. Ho dedicato nove anni della mia vita a questa Città, dedicherò anche l'ultimo anno del mio Mandato, sino a Giugno del 2021, insieme porteremo Napoli dove l'avevamo lasciata a Febbraio, in vetta nel modo per energia, cultura, turismo, capacità economica. Per questo ritengo che in questo momento spendermi in prima persona in una campagna elettorale potrebbe significare un tradimento della Città. Così ho cominciato il mio Mandato e fino alla fine mi impegnerò solo per Napoli e per i napoletani". Con queste parole Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli annuncia la decisione di non candidarsi a Presidente della Giunta regionale della Campania (qualcuno si aspettava, eventualmente, quale Consigliere?). Nulla da eccepire sulla motivazione politica fornita ma quando di "sposta" sul "passionale" allora no, il cuore non deve "incidere nell'incedere politico". La politica deve essere "laica" nel rispetto dei Valori, Sentimenti, Tradizioni, anche Consuetudini (De Magistris "lavora" con dedizione e ne rispetto di essi) ma la "passione" nelle scelte amministrative non deve influire. Riteniamo ovvio che chi chiunque svolga una qualsiasi attività che vada dal lavoro, al sociale - e la Politica è la massima espressione dell'impegno sociale - lo faccia con il Cuore. Pochi mesi, sostanzialmente, cambieranno poco, in quanto la maggior parte saranno occupati da una campagna elettorale che "ruota attorno" e non riteniamo la Città l'avrebbe presa come un "tradimento". Chiudiamo ricordando che De Magistris è stato eletto, nel 2009, al Parlamento Europeo, se non andiamo errati, conquistando il Seggio nelle cinque Circoscrizioni ma ha scelto, uno del Nord. Dopo due anni, nel 2011, ha lasciato per candidarsi a Sindaco di Napoli. Delle due l'una, o politicamente potrebbe aver sbagliato a dimettersi allora o potrebbe sbagliare oggi a non dimettersi e questo per il concetto espresso in precedenza.

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