Triplice fischio dell'arbitro Francesco Meraviglia al "Libero Liberati" di Terni. Pareggio a reti inviolate tra i padroni di casa, la Ternana e l'Avellino e questo vuol dire eliminazione dai play-off. Infatti ai padroni casa, meglio piazzati in classifica (campionato "spezzato" dall'emergenza sanitaria del COVVID) bastava anche non perdere per passare il turno e continuare a coltivare il sogno della Serie B. Questo campionato di Lega Pro, Serie C, termina con amarezza ma era preventivabile. Qualcuno, forse vedeva troppo oltre ma è tempo, forse lo è già da un pò, quello di costruire la squadra per la prossima "stagione". La campagna acquisti dimostrerà inequivocabilmente le intenzioni della Società ovvero, il provare subito il salto di categoria o programmarlo negli anni. Per fare programmazione, però occorrono certezze sul futuro. La Proprietà il 27 Maggio ha emesso questo comunicato stampa: Si è concluso in serata, presso lo studio del Notaio Luca Di Lorenzo di Napoli, l'incontro per il passaggio delle quote societarie relative all'U. S. Avellino dall'azienda Sidigas – rappresentata dai Commissari nominati dal Tribunale di Avellino Dario Scalella e Francesco Baldassarre – al Gruppo facente capo all'imprenditore Angelo Antonio D'Agostino. La cessione è avvenuta a seguito del saldo totale delle quote, previsto entro il 30 Maggio; i commissari si sono detti estremamente soddisfatti per il buon esito dell'operazione, capace di garantire al club biancoverde un solido e radioso futuro. Forte la soddisfazione del Presidente D'Agostino: “si chiude in anticipo rispetto alle scadenze prefissate un'operazione tanto delicata quanto dirimente per la costruzione del nuovo Us Avellino. Resta in piedi la questione della Recompra, la cui opzione scadrà naturalmente il prossimo 30 Ottobre (NdR: "Azione" di Recompra). Oggi si apre un nuovo capitolo, che ci vedrà impegnati su più fronti per restituire ai tifosi una squadra capace di emozionare e di onorare al meglio il territorio che rappresenta”. Da questo comunicato risulta chiaro il Diritto di Recompra da parte dell'Azienda Si.Di.Gas. ed i "passaggi" in Tribunale, della scorsa settimana, di Giandrea De Cesare, sempre il Patron, Padrone, Proprietario dell'Impero del Gas che porta il nome del'Irpinia in tutta Italia o quasi, e non solo, ma non Amministratore della stessa, in realtà non hanno "spostato" nulla da quel Maggio ma forse potrebbero "aver acceso" altre aspettative. Sarà il Tribunale, almeno, ancora, ad oggi, che deve gestire la Società Si.Di.Gas. (la quale non è in liquidazione, nella maniera più assoluta ma al contrario ha una "struttura" economico-finanziaria solida, da sempre, da prima della "vicenda") (lo stesso aver trovato i 97,6 milioni dimostrano la "potenza" della Società e della Proprietà) che dovrà vagliare l'opzione di Recompra. Il "problema" non è mai stato il sequestro o dissequestro dei 97,6 milioni alll'Azienda del Gas o per equivalente a De Cesare (ed in questa formula è spiegato tutto, non c'è nessun tipo di "aggravante", anzi, addirittura "cassata" e da un bel pò la richiesta di procedura fallimentare) ma la gestione che lo stesso Ingegnere napoletano non ha più (e su questo ci torneremo con pezzi "dedicati"). Per farla breve, la Recompra, eventualmente, spetta all Si.Di.Gas. ma se cambieranno le condizioni questo non è ipotizzabile ad esso ed anche le "modalità". Si è fatto un inutile parlare di quei 97,6 milioni ma come spiegato il problema non è questo; De Cesare se volesse, potrebbe acquistare qualsiasi Società con con normali e legittime trattative. Lo specifico dell'U.S. Avellino è legato alla Si.Di.Gas. oggi gestita da Tribunale e la gestione vuol dire "svolgere" le funzioni che il Proprietario farebbe (da buon padre di famiglia), anzi meglio. Ad oggi, se nulla dovesse cambiare, sarà il Tribunale a decidere il futuro dell'Avellino. Tribunale, Nuova Proprietà e Vecchia Proprietà dell'U.S. Avellino potrebbero sedersi intorno allo stesso tavolo e definire la questione calcistica? Certo più che delle disposizioni in Termini di Legge, si tratta di capire se questa ipotesi, possa essere valutabile dalle parti. Il campionato del Benevento, appena promosso in Serie A, suon di record dimostra che ci vogliono: programmazione, capacità di circondarsi delle professionalità giuste e tanti milioni anche se qualcuno dice che i soldi non necessariamente portano successi. Riteniamo e vediamo che i grandi club vincono con i "tre punti". 

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