Napoli. "Spulciando" un pó i sondaggi che si "trovano" in rete sembrerebbe che il Governatore uscente, Vincenzo De Luca viaggi come un "supersonico" verso la riconferma. Se dovessero confermarsi, queste ipotesi, alle Elezioni Regionali di Settembre (la data dovrebbe essere il 20 e 21, Election Day ma manca la conferma ufficiale del Governo che aveva disposto, in Primavera, il rinvio per l'emergenza COVID) diversi partiti, i cosiddetti "piccoli" rimarrebbero fuori dall'Assemblea e tra questi, ad oggi, mestamente "a casa", Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi, uscito dal PD, circa un anno fa. Se così fosse, non si capisce la scelta di chi, anche dai Banchi, del Consiglio ha operato l'adesione. Si dirà che si tratta di "valori", e certamente sarà così ma rischiare di non essere eletto pur avendo una "barca" di voti, non sarebbe, l'opzione da mantenere per il "benessere rappresentativo" del territorio. Sembrerebbe anche che, chi sarebbe stato contattato, tra i vertici dell'amministrazione regionale, ancora non abbia un comitato elettorale ed ancora, sembrerebbe, non sia stata data risposta affermativa e se volendosi candidare, forse, altre scelte sarebbero da valutare. Certo, non si comprende perché il "no", il "non ancora" nella Lista del Presidente eppure sarebbe naturale o dovrebbe esserlo per "entrambi". Chissà. Saremo smentiti, magari, tra poche ore, ma al momento questo ci risulta. Ad oggi, candidarsi con Italia Viva ed altri "piccoli" sembrerebbe la "strada" sicura per non essere eletti. A parte i "calcoli" dei "resti", per così dire, quindi per il "ripescaggio", bisogna raggiungere almeno il 3% per "sperare" ed Italia Viva ed altri, ad oggi, ribadiamo, non lo vedono neanche col "binocolo". De Luca un "supersonico", Italia Viva ed altri come "carretti" da spingere a "mani nude" il che sarebbe anche una sfida politica affascinante ma solo questo. Il PD dovrebbe reggere e tra le liste "non partito", a differenza, di cinque anni fa, dovrebbe "sfondare", quella del Presidente, dentro la quale ci sarà "lotta serrata" per "uscire". Sia nel PD, quindi, che in altre liste, potremmo avere "esclusioni", politicamente "non di lusso" ma che intanto ad oggi, son lì. In Irpinia dovrebbero confermarsi i "big" ai quali non dovrebbe "far male" la "lista del Presidente" ma i "problemi" sono nella "composizione dove qualcuno, "per forza" dovrà "restare in panchina" o se vi fossero, "aperture e concessioni", entrare in quella del Presidente. De Luca dovrebbe "incamerare" una ottima percentuale di voti alla sua candidatura, raccogliendo tra partiti diversi.

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