Roma. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato la possibilità che venga prorogato lo stato di emergenza COVD che dal 31 Gennaio andrà a "scadere" il 31 Luglio. L'allungamento si al 31 Dicembre o allo scadere "anno emergenziale", 31 Dennaio ma si deciderà, eventualmente, il Consiglio dei Ministri. potrebbe essere una sorta di atto dovuto in quanto lo stato emergenziale non è del tutto alle spalle, con qualcuno che teme o paventa il "ritorno" del virus in Autunno. I "focolai" sparsi degli ultimi giorni potrebbero avere determinato con maggiore determinazione questa possibilità? Lo stato di emergenza permetterebbe quindi alla Presidenza del Consiglio di firmare i "famosi" oramai (una manciata ad ora) Decreti del Presidente del Consiglio de Ministri, ossia l'adozione di Provvedimenti senza passare per il Parlamento. Al momento lo "stato" non è lo stesso della Primavera ma intanto si penserebbe a mantenere l'impostazione emergenziale, magari con "livelli diversi". Qualcuno, anche in Campania, ha detto, che le Elezioni Regionali, rinviate ad Aprile, non si sono potute tenere a Luglio, proprio perchè vi era lo stato di emergenza in "scandenza" il 21. Se fosse vera, questa "impostazione", come detto anche in Regione Campania, potrebbe verificarsi l'annullamento del voto previsto per Settembre? In realtà, sulla data 20/ 21, Election Day (Comunali e Referendum abbinati alle Regionali), non abbiamo letto documenti ufficiali, neanche sulle pagine social Istituzionali del Governo e di chi, come esponenti regionali già, di fatto candiati, pur indicando il "correre" non hanno specificato sui "manifesti", la data. Se dovesse, per una qualche ragione, ci si augura non all'aumento del rischio COVID, come qualcuno dice, essere rinviato ancora il voto, come si immagina di andare avanti? Consigli regionali e Giunta in "prorogatio" ossia con gli stessi poteri o si penserebbe ad altre soluzioni, tipo "governi tecnici regionali"? Sulla "prorogatio" è una "provocazione" politica ma per indurre a riflettere profondamente.

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