"Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, oggi a Grottaminarda per ricevere la cittadinanza onoraria, ha confermato la copertura finanziaria dell’intera linea di Alta Velocità/Capacità Bari Napoli. A partire dalle prossime settimane e mesi, lo Stato investirà sui nostri territori oltre un terzo dei 6,2 miliardi di euro stanziati per aprire le porte del Mezzogiorno interno al Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavo – Mediterraneo". Michelangelo Ciarcia, PD, Amministratore Unico di Alto Calore Servizi e candidato, "papabile" alle Elezioni Regionali "previste" per Settembre". Ciarcia, esponente dell'area "deluchian-franceschiniana" ha, la scorsa settimana deciso di concorrere per il Consiglio regionale, quindi con "nodi" da sciogliere in "casa" dem sulle proposte di candidatura. "Queste ingenti risorse vengono impiegate dall’Italia come primo passo di un ampio processo di integrazione e di sostegno allo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno. Una sola linea ferroviaria, capace di trasportare velocemente alti volumi di merci e passeggeri, connetterà tra Campania e Puglia siti produttivi che già oggi sono in grado di generare il 40% dell’intera produzione nel Meridione italiano. È facilmente intuibile il potenziale di crescita industriale che le Aree Interne avranno una volta entrate nel corridoio europeo, quando si innesterà sulla linea Napoli – Roma – Milano fino alla Scandinavia. Alla Regione Campania, ai Comuni, alle rappresentanze istituzionali e alle parti sociali, questa certezza consegna da subito una responsabilità storica senza precedenti. Il cambiamento non inizierà solo con l’inaugurazione e la messa in esercizio dell’opera nel 2026, ma è già in atto. Il conto alla rovescia è iniziato e il tempo per prepararsi adeguatamente si riduce. Quella della ferrovia veloce è una sfida competitiva per i territori. Dovranno attrezzarsi per attirare gli investitori italiani, europei e internazionali. La domanda di aree attrezzate per industrie della trasformazione, per la logistica e la ricerca applicata, la richiesta di ambiti urbanizzati confortevoli dove allestire strutture direzionali e operative, richiederanno servizi, vie di comunicazione, modernità. La stazione Hirpinia, scalo ferroviario tra Ariano Irpino e Grottaminarda, da sola non basta. Fuori dal terminal sarà questo territorio a dover realizzare gli standard europei, quartieri industriali da collegare alle grandi risorse naturali della provincia di Avellino, alle eccellenze architettoniche, storiche e turistiche. La stazione Hirpinia è una porta su una linea ferroviaria che farà transitare sui nostri territori uno sviluppo che sta ​ a noi intercettare, coinvolgendo direttamente e indirettamente il Cervaro, l’Arianese, la Baronia, l’Ufita, la Media Valle del Calore, l’Alta Irpinia fino all’intera provincia e al capoluogo Avellino. Si tratta di una esigenza avvertita e sentita dagli amministratori locali, che da mesi lavorano ad un grande progetto di infrastrutturazione dei territori collegati all’alta capacità In tanti oggi hanno accolto a Grottaminarda l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, ribadendo il proprio impegno. Questa significativa partecipazione dimostra che, oltre ogni possibile campanilismo, i rappresentanti istituzionali irpini credono convintamente in una prospettiva di riscatto e di crescita, nonostante le conseguenze drammatiche dell’emergenza sanitaria sulla nostra economia, macigno che opprime famiglie, giovani, ma anche a chi si ritrova ad affrontare la maturità dovendo ripartire da zero o quasi. Fuori dalla stazione Hirpinia una nuova città europea può sorgere, dando un nuovo impulso allo sviluppo corale e armonico dell’intera Irpinia, di tutta la provincia di Avellino. Per costruirla abbiamo un lustro, unendo in questa impresa centinaia di migliaia di persone. È tempo di rimboccarci le maniche e iniziare ora".

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