Avellino. Le Elezioni Regionali rischiano di diventare una trama per i film da spy-story alla 007 e questo soprattutto per quanto riguarda il PD irpino per la composizione della lista. Al momento, "raccontata", in breve, "solide voci di corridoio" ci dicono che Maurizio Petracca proveniente dalle fila popolari ed ufficialmente "dem" ha la candidatura assicurata anche perchè Consigliere uscente. La lista composta da quattro vede Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale capolista poi Petracca e per gli altri due, un uomo ed una donna. Sembrerebbe salgano le quotazioni di Michelangelo Ciarcia esponente dell'area deluchiana (dell'ex Senatore irpino) rispetto a quelle di Livio Petitto sostenuto dal parlamentare Umberto Del Basso De Caro. ma anche dal Sindaco del capoluogo eletto non tra le fila "democrat". Sembrerebbe vengano fatti "girare" dei "dossier" (parliamo di normale cronaca cronologica politica) relativi a quanto accaduto in occasione delle elezioni provinciali e comunali per "perorare" una causa rispetto alla candidatura. Si vanno ad analizzare linearità, appartenenza, "devozione" al partito perchè questo deve rappresentare elemento primario di valutazione che il Commissario, Aldo Cennamo deve fare nel proporre i candidati alla Commissione, al PD regionale al quale spetta la valutazione finale. Ciarcia, anche Amministratore Unico dell'Alto Calore Servizi, sarebbe favorito, dal "ragionamento" appena esposto, dalla appartenenza alla "corrente vincitrice" del Congresso nazionale (ala Nicola Zingaretti e Dario Franceschini) ma anche dal fatto che la "maggioranza" del PD campano, pur essendo di area diversa da quella di Ciarcia è molto più distante, a partire dal Presidente della Giunta Regionale Campania, Vincenzo De Luca, da quella di Petitto-Del Basso De Caro. Risaputa la "freddezza" di rapporti tra Del Basso De Caro e De Luca con la candidatura del sannita, al Congresso regionale "contro" le due aree, ossia del Governatore e di Ciarcia. Il "borsino" darebbe favorito Ciarcia che con l'area che lo sostiene cercherebbe di sfiancare Petitto "partito" due anni fa con la proposta di candidatura e farlo arrivare al "traguardo" come, ci viene riferito, quelle "lepri" nelle maratone che dominano per lunghi tratti ma poi cedono così come quei ciclisti che lanciano la fuga da lontano e finiscono però nel gruppo. C'è, però assoluta consapevolezza che le candidature non sono certe sino al momento della certificazione delle liste e l'esempio è proprio la D'Amelio (in questo caso "non toccabile") che alle Politiche di due anni fa, data per candidata al Parlamento si ritrovo "depennata" o comunque in un qualche modo costretta al "ritiro" quando il suo nome era "citato" già nell'elenco delle candidature. I componenti la lista alle Regionali sono quattro, suddivise alla pari tra uomini e donne. La seconda donna sarà scelta successivamente all'indicazione dell'uomo; se Ciarcia, ci sarà una donna di un'area, se Petitto, una donna di altra area. Quanto agli "abbinamenti" si va verso D'Amelio-Petracca ma Ciarcia, sembrerebbe, non avrebbe difficoltà, ma neanche, si dice, la D'Amelio, ad una competizione condivisa. Non resta che aspettare Cennamo, almeno alla prima "mossa".

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