Avellino. La Lista dei quattro componenti del Partito Democratico irpino vede ufficialmente da "portare" alla "firma" del 21/22 Agosto, Rosetta D'Amelio e Maurizio Petracca in vista delle Elezioni Regionali del 20/21/ Settembre. Mancano due nomi: quello "in contesta" tra Michelangelo Ciarcia, Amministratore Unico dell'Alto Calore Servizi e Livio Petitto ed una donna "diretta conseguenza" della "scelta maschile". Ufficialmente, dopo il nulla di fatto "uscito" dalla Direzione regionale del partito, dicono, toccherà al Segretario regionale Pantaleone Annunziata scegliere. Gli "ambienti" dicono che il Governatore uscente e ricandidato, vero leader del PD, avrebbe voce in capitolo (avrebbe?). I più, all'interno del PD irpino (e non solo) dicono che la scelta ricadrà su Ciarcia e sarebbero da escludere nomi di area alternativi in quanto non risolverebbero la "disputa" con Petitto e creerebbero o potrebbero creare malumori tra gli stessi AreaDem dopo settimane spese a "lottare" per Ciarcia. Viene detto che Petitto eventualmente comunque sarebbe in campo e si fanno ipotesi, eventuali, su quale lista sarebbe ad "ospitare". Detto questo, quindi, aspettando Ciarcia, al momento tra Petracca e la D'Amelio, "dentro" il Partito, in "parecchi" danno favorito il Presidente della Commissione Agricoltura il quale avrebbe "spalmato" il consenso sul territorio (dall'alta Irpinia, alla Bassa, al partenio, al Capoluogo) e non "concentrato" in una sola area attirando almeno 15/20 Sindaci (qualcuno dice anche di più) indipendentemente dall'adesione al PD. A questo si aggiunge: Se Petracca "tratterrà" i voti (almeno in buona parte) ottenuti cinque anni fa quando candidato con l'area "demitiana" allora per la D'Amelio (che ha voti in alta Irpinia ma meno ad Avellino città, contrariamente a Petracca, e ne avrebbe ancor meno nella Bassa Irpinia. Infatti al tempo del Congresso si cercava di portare "nomi" del Capoluogo tra i "dameliani" proprio per coprire, sopperire) potrebbe profilarsi il secondo posto e quindi entrare in Consiglio con la nomina di Petracca quale Assessore ma su questo qualcuno nutre dubbi sulla forza del PD irpino di "imporsi" a De Luca in quando qualcuno ritiene che la Giunta, eventualmente, potrebbe non avere totale formazione di carattere politico quindi i PD potenziali nell'Esecutivo potrebbero essere "in numero ridotto" e quindi gli Assessori "dem" provenire dal napoletano, salernitano e forse anche casertano. Il PD in generale "teme" che la composizione delle liste quelle "più o meno direttamente di De Luca" - Campania Libera e De Luca Presidente - potrebbero andare a togliere consenso al PD con partiti "attorno" come Italia Viva ma anche Centro Democratico e Più Europa "erodere" quel bacino di voti ritenuto "dem" e quindi portare tra le "secche" il PD. Concisamente, qualcuno nel PD irpino teme che non si raccoglierà il 22-25% anche in una prospettata, al momento, vittoria larga della coalizione. Infatti, i partiti pur di attirare consenso hanno indicato il nome del candidato Governatore nel simbolo - anche se è una prassi che però qualcuno voleva abolire - . Molti voti andranno al De Luca, si ritiene, anche provenienti dal Centrodestra. Certo, in conclusione, si può dire che questi "democratici" confermerebbero il nostro "ragionamento politico": La Giunta avrebbe avuto poco peso se non in tre/quattro nomi ed il Consiglio meno ancora. Se, con la ricandidatura da ottenere, De Luca ha "messo sotto tutti", figurarsi al secondo mandato.

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