Siamo a 36 ore dal "primo gong" per la presentazione per le liste (domani, Venerdì 21) e poi Sabato 22 a Mezzogiorno. La composizione delle liste è "fisiologicamente" soggetta a cambi di posizionamenti interni ed esterni alle coalizioni, sostituzioni, tagli, sgambetti il tutto al fine di presentare la migliore squadra possibile. Quanto al PD irpino sono quattro nomi con due ancora da designare. Rosetta D'Amelio e Maurizio Petracca, Consiglieri uscenti e quindi riconfermati nella candidatura ma proprio Petracca, l'ultimo arrivato è la "biglia" che ha "ingolfato" il "tracciato" per arrivare ad accontentare le "aree" più "corpose" del PD. Il Presidente della Commissione Agricoltura potrebbe rappresentare una "nuova" area ma non è "integrabile" per cultura e storia politica a quella della D'Amelio. Potrebbe esserlo, "domani" con quella dei "deluchiani" (dell'ex Senatore Enzo De Luca, se ha "giurato" amore eterno al PD) ma non "oggi" e quindi per "accontentare" le "vecchie" parti in campo e che "confliggono" da cinque anni qualcuno da Napoli o da Roma (inteso quali Segreterie) avrebbe dovuto avere il "coraggio" di "arruolare" Petracca come hanno fatto ma di "dirottarlo" poi nella lista "De Luca Presidente". Questa eventualità, in un ragionamento politico, quale ipotesi, si potrebbe pensare che non sia stata voluta prendere in considerazione, dal Governatore in primis ma neanche da un paio di aree locali partendo, magari (ripetiamo, è solo una ipotesi) partendo da quella "dameliana" per "segare" Umberto Del Basso De Caro, il Parlamentare eletto nel Collegio "irpino-sannita, non vicino alle posizioni di De Luca-D'Amelio e la "clave" potrebbe essere, appunto, in una "ipotesi di vendetta politica - sguardo volto alle Amministrative, Provinciali e Politiche scorse) la non candidatura di Petitto nel PD che da un paio di anni circa, lavora per esserci. Provare ad erodere il consenso di chi, appartenente ai "dem", ha contribuito vittorie di altri o di chi spesso si mette al "confine", di recente e quindi determinando, in qualche caso la sconfitta del PD, potrebbe essere stato il "motivo" che ha condotto a questa ennesima battaglia; insomma, battere Gianluca Festa, Petitto, Del Basso De Caro sembrerebbe non avere prezzo. Sembrerebbe quindi e forse non sarebbe la prima volta che al Presidente della Giunta regionale "poco importi" delle sorti del PD irpino ma anche del contributo di voti che potrebbe portargli in quanto non saranno i voti di Petitto o di Petracca o della D'Amelio a decidere le sorti di De Luca alle prossime Elezioni (figurarsi qualche esterno in movimento dal centrodestra al centrosinistra nelle aree interne - geograficamente intese - in troppi attribuiscono a se stessi troppa importanza ma il Governatore, sembrerebbe da voci e storia passata e recente, non li "calcola", non li calcolerà nè a Palazzo Santa Lucia, nè in Consiglio), soprattutto se dovessero essere attendibili le "voci" su un vantaggio più o meno solido nei sondaggi. De Luca sa bene, che soprattutto questa volta, qualora i giochi non fossero fatti (Quattro Province sono più o meno già definite nelle percentuali essendo conosciute nella loro "staticità" da una parte o dall'altra degli schieramenti) sarà la Città Metropolitana di Napoli a decidere. Detto questo, a Petracca, confluire nella Lista "De Luca Presidente" non converrebbe politicamente perchè, almeno in base alle preferenze di cinque anni fa, battere, Carlo Iannace sarebbe stato, sarebbe piuttosto dura ed eventualmente arrivando secondo sarebbe rimasto o rimarrebbe fuori dal Consiglio perchè, come scrivemmo tre giorni fa, Iannace non ambirebbe ad entrare in Giunta e quindi sarebbe "bloccato" il seggio in Assise. Nel PD invece, Petracca se la giocherebbe con la D'Amelio e quindi in Giunta o in Assise si potrebbe aspirare con ottime chances ma i conti bisognerà farli con Michelangelo Ciarcia perchè la sua area è "storicamente" forte e se, candidato, dovesse confermare i voti (che sono PD e non di altra provenienza partitica) della scorsa tornata (candidato De Luca) potrebbe sorprendere uno dei due. Per questo, aspettare sino all'ultimo momento o quasi (intendiamo nello scegliere il candidato, ufficialmente da parte di Pantaleone Annunziata) non serve a nulla perchè si conosce o si immagina la reazione dei due. Cosa ha fatto l'area "decariana" in passato? Cosa ha fatto l'area "deluchiana" in passato"? Margini stretti o meno influirebbero poco o nulla su cosa sarà.

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