E' durato lo spazio di nove mesi "l'amore" tra l'area di Rosetta D'Amelio e Maurizio Petracca "nuova" entrata nel PD a fine scorso anno con "tanto" di "benedizione" di Nicola Zingaretti, Segretario nazionale, e sembrerebbe anche e proprio da Vincenzo De Luca, confermato Presidente della Giunta regionale. La D'Amelio, da Presidente del Consiglio regionale uscente ha raggiunto le stesse preferenze dicinque anni fa (numero in più, numero meno), intorno alle 10700 mentre Petracca proveniente dall'area di Ciriaco De Mita ne ha ottenute ben 1500 circa. Si parlava, precedentemente e nei primi giorni di campagna elettorale di un "tandem" D'Amelio-Petracca ma così, nei fatti non sarebbe stato visto il divario tra i due con l'Architetto promosso in Assise e la D'Amelio no. Si prova a "giustificare" questo venir meno di voti con la "perdita" del sostegno di Umberto Del Basso De Caro (col quale vi è stata "rottura" poco dopo l'elezione del 2015) e di Rosa Anna Maria Repole e qualche altra "voce" ma che a voler usare il "pallottoliere" non dovrebbero, in realtà, aver portato più di tanto, anche perchè il recupero non si capirebbe dove sarebbe avvenuto. La D'Amelio ha ottenuto le stesse preferenze rispetto alle precedenti ma questo non è un successo perchè indipendentemente dal "partner" avrebbe dovuto ottenere di più. Dalle parti dell'ex Presidente del Consiglio si "accusa" l'area di Petracca dell'essere venuta meno ad un "patto  più o meno tacito" di "camminare insieme" e "cita" l'esempio di Monteforte Irpino dove Petracca ha ottenuto 761 preferenze e la D'Amelio solo 93. Perchè? Chiede qualche "dameliano". Il Congresso che si credeva essere ad un "futuro prossimo" non ha, allo stato buoni presupposti per un dialogo lineare e rapido, senza dimenticare l'area di Michelangelo Ciarcia - Enzo De Luca e Livio Petitto, Consigliere regionale eletto "fuori" dal PD ma che non ha "chiuso" con "via Tagliamento" e lì ne vedremo delle belle.

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