Napoli. "23 Novembre 1980, una data che ha segnato profondamente la vita nella nostra Regione, tra le nostre comunità. Un evento catasfrofico, migliaia i morti, danni immensi, intere comunità sconvolte. Come sempre in Italia di fronte alle grandi tragedie emerge il meglio ed il peggio del nostro Paese. Sono emersi nel corso degli anni successivi, comportamenti non limpidi,  lineari, elementi di speculazione, ritardi burocratici clamorosi ma è stata anche una vicenda che ha portato alla luce un grande Paese, la grande generosità di migliaia di volontari, di cittadini normali, di giovani, che ha registrato un'onda di grande solidarietà da parte di cittadini anche del Nord, anche il darci parole di conforto. Ricordiamo il dolore di quei mesi, il sacrificio di tanti, paesi distrutti. Rivolgiamo ancora una volta a coloro che hanno perso la vita, ai loro familiari. Abbiamo fatto di tutto in queste settimane per portare a conclusione problemi amministrativi che erano rimasti sospesi ma ora rivolgiamo il pensiero solo a chi ha perso la vita". Il Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca commemora con queste parole la tragedia immane del sisma che ha colpito e devastato l'Irpinia e non solo in quei drammatici 90 secondi del 23 Novembre 1980.

90 secondi

2.735 vittime

8.850 feriti

Il nostro pensiero va a quanti hanno perso la vita, ai loro familiari, alle centinaia di migliaia di persone che hanno visto distrutte le loro case , che hanno perso tutto e la cui vita è drammaticamente cambiata.

* Dati: Relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla attuazione degli interventi per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori della Campania e Basilicata.

23 Novembre 1980 Il "bombardamento" dalle viscere che distrusse l'Irpinia.

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