Avellino. Il Sindaco Gianluca Festa ha comunicato attraverso una "diretta social straordinaria" (ci vorrebbero i comunicati ufficiali) la decisione di mantenere le scuole chiuse. Nessuna riapertura contrariamente a quanto previsto dall'Ordinanza del Presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca che ritiene, "ordina" l'apertura della scuola dell'Infanzia e della Primaria fino alla seconda classe. Il Sindaco di Avellino ha detto che il numero  dei contagi COVID è aumentato passando dal 6%, all'8, al 10 e che comunicando con i Dirigenti scolastici ha visto prevalere l'orientamento alla chiusura. Il primo cittadino, dicendo di decidere in piena autonomia andrà quindi a firmare l'Ordinanza di "mantenimento" della chiusura totale auspicando di aprire a Gennaio ma non ha detto quando. Sembrerebbe oggettivo chiedere il perchè alla luce delle dichiarazioni fatte iin cui si diceva sostanzialmente che Avellino a differenza di altre Città campane non meritava la "zona rossa" ed oggi che si è all'arancione. Quando i dati forniti dalla Task Force regionale evidenziano un certo miglioramento nel freno posto alla diffusione del contagio, ecco, che ad Avellino arriva la chiusura totale, il tenere, continuare. su questa "strada".  Ad Avellino, i dati regionali, "estrapolati" da quelli complessivi quale valore hanno? Ci sono i dati dello screening effettuato dall'ASL diretta da Maria Morgante che sostanzialmente evidenziano un contagio molto limitato tra bambini, giovanissimi strudenti, personale docente e non, allora perchè questa decisione? "Parliamo" politicamente, e giustamente come dice l'Assessore regionale all'Istruzione, nonchè alle Politiche Sociali e Politiche Giovanili, Lucia Fortini, "sentita" la Scienza ovvero l'Unità di Crisi la Giunta, il Presidente vanno ad assumersi le responsabilità che sono conseguenza di dati valutati ed anche di responsabilità politica. Giusto o meno, è possibile che ad Avellino si va spesso "contro" le decisioni della Regione? Sembrerebbe ci sia un "oodo" politico che non si riesce a "slegare" e questo a prescindere dalla scuola. Qualcuno deve intervenire a partire da Livio Petitto, Consigliere regionale "vicino" all'Amministrazione cittadina. 

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