Napoli. Il Covid non dà pace. Sembrerebbe essere stata "individuata" una nuova "variante" nel virus, nel Regno Unito ed in, almeno, un paio di altri Stati europei ma anche dall'altra parte del mondo, nel Quinto Continente, il "Nuovissimo", in un Paese dell'Oceania. Le informazioni a riguardo non sono e non possono essere definite ma del resto è così che si va avanti da oramai, "ufficialmente" da un anno e questo è per certi aspetti "colpa" di chi "Organizza" la Sanità mondiale ma anche delle Istituzioni,(quasi tutte le Nazioni del Mondo sono state colpite) quali l'Europa, nel "nostro" caso e dei Governi nazionali. Ancora, sostanzialmente si naviga a vista e si confida in un vaccino che però, se il COVID continua a mutare bisogna chiedersi quale efficacia potra avere.

Detto questo, per quanto riguarda la Campania, la gestione dell'emergenza sanitaria, è stata efficiente anche se tutti sappiamo che la "bolla di immunità" non la si può "soffiare". Le condizioni, non sono assolutamente facili nè definibili ma ci si muove al meglio. Per quanto riguarda la Scuola, la Regione Campania con il Presidente Vincenzo De Luca e l'Assessore all'Istruzione, alle Politiche Sociali ed alle Politiche Giovanili si muovono con grande cautela. Lucia Fortini ha più volte dichiarato che le decisioni vengono assunte "giorno dopo giorno" perchè altrimenti non si può fare. L'Unità di Crisi, quindi i Virologi in particolare sono la "voce guida" nelle scelte da mettere in atto. Aprire le Scuole, ritornare alla Didattiica in Presenza è l'obiettivo e questo va senza dirlo ma è altrettanto logico che procedere senza certezze non è nelle intenzioni di questo assessorato. Indipendentemente dalle eventuali ulteriori varianti nella genetica del virus, l'azione sarà sempre guidata dal buonsenso. Non è tra gli intenti fare la corsa alla riapertura e lo si è dimostrato in questi mesi, stando, addirittura un passo avati alle decisioni di altre Regioni, Governo compreso e questo non solo nel comparto Scuola. Sin da Marzo ci si è mossi con grande freddezza istituzionale pensando e badando alla salute ed alla sicurezza degli studenti, dei docenti, del personale tutto e delle famiglie. Prova ne è, anche, gli screening ultimi prima di riaprire asili e prime due classi delle Primarie. A Gennaio, dopo l'Epifania, ha già detto e ribadisce la Fortini, che non si aprirà come se fosse un obbligo indipendente da tutto. Quanto alle Superiori, per le quali si teme di più, conferma che non ce volontà di procedere alla riapertura indiscriminata, portando la Didattica in Presenza al 75%. Le valutazioni saranno ancora più stringenti, rigorose, con screening "dentro" la scuola per provare a verificare mirando, non a certezze (impossibile al momento) ma ad elementi di valutazioni che rendano quanto più vicine alla sicurezza le decisioni da adottare. I gentori, non hanno da temere le decisioni che non saranno, mai, come già fatto, frutto della fretta, delle pressioni, in un senso o nell'altro. Purtroppo è stata riscontrata una certa volubilità nell'opinione pubblica, cosa la si può capire, ma in questa Istituzione vi è un baluardo sicuro.

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