Napoli. "Anche mia figlia ha scioperato in questo Lunedì che ha portato in classe gli alunni delle scuole Superiori di Secondo Grado. In molti Istitui i nostri ragazzi non sono entrati. Una ripresa prevista al massimo nella misura del 75% ma "consigliata" da me al 50 in modo da gestire meglio il rischio assembramenti davanti gli Istituti scolastici. Un ritorno in presenza, in Campania, quindi tra le proteste, non in massa: forse la Didattica a Distanza non era il male assoluto". Le parole di Lucia Fortini, Assessore regionale all'Istruzione, alle Politiche Sociali ed alle Politiche Giovanili. "Nel caso del primo ciclo (Secondarie di Primo Grado) il Governo nazionale attraverso il DPCM non ha previsto la Didattica a Distanza mentre per il Secondo Grado si e così abbiamo fatto quindi non è dipesa da noi, questa differenziazione, evidenzia l'Assessore. Alle famiglie dico che non si può pretendere la Didattica Integrata. Questo è un qualcosa che può decidere solo il Dirigente scolastico, a nome proprio, ed in casi previsti attenendosi comunque a dei vincoli imposti dalla Legge, dal Decreto. Siamo stati massacrati per le nostre scelte ovvero quelle di procedere con molta cautela nel portare gli alunni in classe ma stiamo combattendo la pandemia COVID e non debbono essere prese posizioni ideologiche ma pragmatiche perchè va tutelata la Salute oltre che il Diritto allo Studio. Mi riferisco alla variabile opinione pubblica, di una parte. Noi, in questo leggero accelerare nella procedere a far rientrare gli alunni in classe abbiamo soltanto adempiuto alla decisione del Trbunale Amministrativo Regionale adottata attraverso un Decreto Monocratico. Ora aspettiamo di sapere quale sarà la decisione, di qui a qualche giorno, dello stesso Tribunale che entrerà nel merito rispetto a quella che è la nostra facoltà di scelta in questa gestione dell'emergenza, in tema scuola appunto. Ci sarà una Sentenza che entrerà nel merito ed assumeremo decisioni in base a quella". Lucia Fortini torna su alcune proteste relativamente al rientro in presenza e la Didattica a Distanza "a "facoltà" delle famiglie, dei genitori: "La scuola, l'Istruzione è un Diritto, non è un servizio a domanda individuale. La Didattica a Distanza non può essere "on demand". Non possiamo declassare lo studio, il Diritto quindi non si può e non si debba lasciare discezionalità alle famiglie. Aspetteremo la Sentenza del T.A.R. e ci regoleremo ed eventualmente tornando a come abbiamo gestito la pandemia sino a prima del Decreto del Tribunale". Lucia Fortini è "spaventata" dagli assembramenti, in strada, del fine settimana: "Il fatto di ritornare in presenza a scuola, è la mia sensazione anche se potrei sbagliare, sembra abbia fatto pensare a molti che la condizione epidemiologica sia sotto controllo. Non è così, non si può fare qualunque cosa altrimenti ripiomberemo in un incubo. Tornare in classe può mettere a rischio la salute degli studenti e non solo per questo bisogna fare estrema attenzione. Se ci si rilassa si potrebbero compiere dei disastri. Dobbiamo tenere sotto controllo la situazione". L'Assessore chiude con "partecipazione" ai timori di tutti i genitori perchè vive questa condizione anche da genitore: "Il mio è un messaggio di fiducia, di avere fiducia nelle Istituzioni, nelle Scuole e lo dico perchè lo faccio in prima persona avendo, mia figlia studentessa, che oggi non è entrata a scuola, è stata tra i ragazzi che hanno scioperato. Quindi le ansie, i timori li vivo anche io, come genitori. E' fisiologico avere paure ma tutti dobbiamo fidarci delle Istituzioni. Io mi fido, da genitore, lo dico e soprattutto lo faccio. Non critichiamo ma costruiamo".

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