Avellino. "No, non è un refuso". Le parole che seguono (uno stralcio) sono di Nello Pizza, scritte sulla sua pagina Facebook il 3 Agosto 2018. "Allora" era Consigliere comunale ad Avellino, uscito sconfitto dalla competizione elettorale per la carica di Sindaco, che lo vedeva guidare un centrosinistra piuttosto eterogeneo, come spesso accade, e non solo in Irpinia. Sono parole che "aggiornate e sostituendo un paio di sostantivi ed aggettivi" hanno o avrebbero lo stesso senso in quella che è la sua attuale "indicazione", candidatura alla Segreteria provinciale del Partito Democratico. Candidatura in un Congresso ancora una volta rinviato qualche settimana fa, questa volta per un motivo "terribilmente serio", ovvero l'emergenza pandemica COVID. "Trasformare" il Partito Democratico in un partito "popolare", non "elitario", radicato tra la classe "povera, medio-borghese (c'è ancora la borghesia?) e poi alle classi più "elevate" nella scala sociale", perchè, non bisogna dimenticarlo o far finta che non sia così, esistono le "classi". Bisogna saper lottare "laicamente per ciascuna classe sociale" ma ben distinguendo le "impellenze". Nello Pizza è un Avvocato di "levatura" e  potrebbe essere un ottimo Segretario se "manterrà fede" alle "premesse di circa tre anni fa". Il PD è un partito in continuo movimento ma, senza leader alla Vincenzo De Luca, non va da nessuna parte, ancora oggi. Nello Pizza dovrà provare a costruire una squadra che esca dai "personalismi" irpini, "irpinesi", tra l'altro non dello stesso "alto livello" politico di De Luca. Nello Pizza potrebbe essere un ottimo Segretario provinciale se imporrà autonomia decisionale, naturalmente nel rispetto di tutti ma allontanando quell'alone di "legale rappresentante" che in Irpinia e non solo, ha troppo spesso politicamente "caratterizzato" la figura del Segretario (anche nazionale, regionale, a  proposito....., qualcuno rischia di dimenticarne  il "nome", ricordiamolo............). In "chiusura": Nella pagina social l'Avvocato Nello Pizza si "definisce" quale "personaggio politico" ma aver scritto l'ultimo post 32 mesi fa lo "potrebbe collocare" lontano dalla politica, soprattutto quella "partitica". La politica non si fa con i social ma è pur vero che aiutano se "usati" bene e bisogna "subito" comunicare, in tutte le forme, che  si è leader di una squadra e questo per non "cadere" nella "definizione" di "nominato" ma eletto, eletto dalla base, appunto, quella "popolare e non elitaria" .   

Queste le parole del 3 Agosto 2018, ultimo "post" al quale dovrà riprendere ma forse meglio con una "nuova pagina" per non rendere questa "ampia forbice": "In continuità ed in assoluta coerenza con quello che è stato il percorso che mi ha portato prima ad accettare la candidatura a sindaco e, poi, a condurre la campagna elettorale nella modalità che ho ritenuto essere la più giusta, abbiamo deciso di dare vita al gruppo “Avellino è Popolare” con l’obiettivo di rappresentare quelle che sono le espressioni e le persone responsabili e progressiste presenti nelle tante espressioni sociali e culturali della nostra città. Sarò capogruppo del gruppo consiliare “Avellino è Popolare”... Ringrazio i colleghi per avermi indicato quale capogruppo. E’ un ruolo di responsabilità che svolgerò con equilibrio ed in maniera collegiale perché io possa essere sintesi di tutte le posizioni e portavoce delle nostre idee e delle nostre proposte. Guardiamo ad un progetto politico aperto, inclusivo, che superi individualismi e personalismi. La nostra priorità è la città. E’ per questo che avevo accettato la candidatura a sindaco. Ora, dopo l’esito elettorale, non siamo in guerra con nessuno. Abbiamo a cuore le sorti della città e non quelle particolari di qualcuno".

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