Il 3 e 4 Ottobre si vota per il rinnovo di 33 consigli comunali irpini. I partiti sono, almeno con i "simboli", di fatto fuori dalla contesa ma in realtà a "misurarsi e pesarsi" sono, in questa campagna elettorale, diversi esponenti soprattutto nell'ambito del centrosinistra. Il "confronto" evidente è quello tra il Presidente della Commissione Sanità regionale, Enzo Alaia (riferimento di Italia Viva), che alle Elezioni dello scorso hanno ha conquistato 16000 preferenze e Maurizio Petracca del PD, Vice nella Commissione Agricoltura, che nella "tornata" scorsa ha ottenuto 15000 voti sul suo nome. E' ad Avella, relativamente al confronto al quale  ci riferiamo, la sfida più attesa, infatti Alaia sostiene il candidato Vincenzo Biancardi, già amministratore e fratello del Sindaco uscente e Presidente dell'Ente Provincia, Domenico Biancardi con in lista Anna Alaia, la figlia mentre Petracca guida la campagtna elettorale per Chiara Cacace. Ricordiamo che in campo c'è la terza lista capeggiata da Mario Montanile. Importante per Petracca è l'elezione a Monteforte Irpino dove il candidato Costantino Giordano, alla ricerca del secondo mandato ha, con il suo sostegno, fortemente contribuito all'elezione di Petracca in Regione il uale ha ricevuto circa 800 preferenze nel comune amministrato da Giordano. Amministrative dove è poca se non nulla la presenza di candidati "riferibili" agli altri Consiglieri regionali ossia Vincenzo Ciampi, M5S, e Livio Petitto, eletto con DavVero Animalisti. Quanto a Rosetta D'Amelio, PD, non eletta in Regione, "battuta" proprio da Petracca, la quale ha la delega esterna alla Giunta regionale, alle Pari Opportunità, vedrà l'elezione, a Lioni, suo comune, di Yuri Gioino, senza liste avversarie (dovrà solo battere la "matematica") ma per il resto non ha molta rappresentanza in altre realtà. Fuori, nei fatti, dalla competizione, l'ex Senatore Enzo De Luca così come candidature che ci si aspettava potessero essere vicine al cambiamento "democratico" proveniente o proclamato, dal comune di Avellino. A quest'ultio potrebbe in un qualche modo essere letta riconducibile la candidaura di Angelo Antonio D'Agostino a Montefalcione dove, elemento dominante è la "cabala", per l'una o l'altra parte, con le ultime amministrazoni, quattro, sono state "rosa"; Sarà "rispettata o rotta"?.

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