Il Partito Democratico irpino è ripiombato nella "guerra fredda" (in realtà non gelida ma che qualcuno potrebbe eventualemente sembrare voglia far passare sottotraccia, in sordina) del tesseramento, delle ultime "chiamate", ritenuto abnorme rispetto ai voti che "dem" riescono ad "assembrare" nell' urna elettorale. A far sentire la propria voce è Franco Vittoria, membro della Direzione nazionale che scrive una lettera al Segretario Enrico Letta sulla "vicenda" irpina dei 10400 iscritti al tesseramento appena concluso:

Caro Enrico

alcuni mesi fa durante un incontro con un gruppo di intellettuali avevi parlato di un “ partito dell’intelligenza collettiva” capace di coniugare passione civile e tempi nuovi.

Sempre in quell’incontro avevi concluso dicendo che le idee possono cambiare il mondo e un partito non può essere un gruppo di gestori del potere.

Cambieremo il PD - hai aggiunto - con le Agorà, restituendo protagonismo alle persone in carne e sangue.

Non c’è dubbio che le tue premesse abbiano toccato le corde giuste per ricostruire una speranza, un nuovo modello di partecipazione.

Ma così purtroppo non è nei fatti, la cronaca di questi giorni ci consegna un partito di potentati (il riferimento di Vittoria è in analisi politica) che in Irpinia una piccola provincia (alle regionali il pd ha raccolto 37 mila voti) “raccoglie “ 10400 tessere, un’enormità.

Avevo avvertito che il “partito delle ricaricabili“ (Vittoria fa riferimento al tesseramento esclusivamente online) ci avrebbe consegnato un modello di partito lontano dalle tue idee, un partito che mortifica la militanza e destruttura circoli! (l'analisi politica).

Tanti esponenti storici non si sono tesserati, ai giovani non è stato “permesso“ di partecipare al congresso, annullando il loro tesseramento.

Caro Enrico non possiamo più tollerare il partito dei "potentati", non possiamo più tollerare che giovani e meno giovani che hanno creduto e ancora credono in questo progetto politico vengano soppiantati da maschere e numeri artificiali (quanto presume Vittoria).

Ferma questa giostra impazzita e cerca di ridare credibilità ad una provincia che ha sempre creduto nella politica come speranza.

Con stima

Francesco Vittoria

Direzione nazionale PD.

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