Summonte. A 18 mesi dalle elezioni comunali (Primavera 2023) si "scommette" già su chi saranno o potranno essere i candidati alla carica di Sindaco. Possibile, più che possibile la candidatura di Carmine Cristiano il quale si "muove" in tal senso con manovre politiche "forti" (oltre al grande lavoro costante sul territorio) vista una diretta-indiretta "candidatura" al Congresso PD (attualmente in stand-by), quella di Annamaria Ambrosone che lo avvicina al PD, "lato" Roberta Santaniello, punto di riferimento "principe" del Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Carmine De Lucia non sembrerebbe, al momento almeno, aver escluso l'eventualità di presentarsi per la seconda volta quale candidato Sindaco, dopo l'ottimo successo, la "vittoria" riscontrata al "centro", e dopo le consiliature portate avanti con successo ed è oggettivamente, "grazie" alla sua persona, al suo impegno, al suo "indirizzo" che il paese ha cambiato "volto". Senza il suo lavoro diretto, Summonte sarebbe ancora "fermo al palo". L'eventualità delle due candidature, Cristiano e De Lucia potrebbero essere "sovrapponibili" e quindi favorire l'altra parte ma potrebbero anche "aprire" ad una "sfida entusiasmante" ed all'ultimo voto. Sappiamo che tra i due c'è grande rispetto. Nomi a "sorpresa" potrebbero anche aversi ma al momento non se ne vedono all'ombra del Tiglio monumentale. Dall'altra parte, dicevamo, qualcuno ha ipotizzato la candidatura, la quarta consecutiva (dopo un "passaggio" negli anni '90) di Pasqualino Giuditta. L'ipotesi sarebbe, stando alla "piazza", di dimissioni, o "caduta" (ribadiamo, secondo "voci di popolo") anticipata ma andando a memoria la "cosa" non dovrebbe essere possibile. "Evento", - dimissioni o "caduta" - , avrebbe dovuto essere, verificarsi, essere "provocato", in uno dei due mandati precedenti o in questo attuale, prima, però, della metà di questo o uno di essi, prima dei due anni, sei mesi ed un giorno. Quindi, l'ipotesi non sussiste a quanto ricordiamo ma va anche detto che le normative, le Leggi, possono "cambiare" da un momento all'altro, anche a ridosso delle Elezioni. Altri nomi, che il "popolo" fa o per meglio dire, quello che fa, è Antonio Giuditta ma sarebbe, per così dire, una "candidatura troppo in continuità", anche se avrebbe le potenzialità per potersi confrontare. Di nomi "papabili" alla carica di Sindaco, nell'attuale maggioranza, non se ne "vedono", non ne "vede" la "piazza", non ne "vediamo" (oggettivamente qualche donna, non sembrerebbe avere la "forza" politica necessaria per convergere oltre l'area di provenienza - solo possibile se chi andasse a "trainare" la lista avrebbe ancora "tanto peso" - ); non ne "vediamo" ad esclusione di Mario Matarazzo ma anche qui, sarebbe da capire quanto "saldo" sia il legame politico con l'area "stretta" giudittiana, mentre potrebbe esserlo con quelli meno "legati" ma che, questi apparentemente a lui con qualche affinità, in realtà non si sono distinti per una particolare dialettica politica autonoma. In ipotesi, anche qui, c'è una donna, la quale riveste una carica importante che potrebbe "sorprendere" se solo volesse cimentarsi in quella, che sarà, una sfida per rilanciare il paese, e chiunque andrà a "sedere" su quello "scranno" dovrà rimboccarsi le maniche e "ricominciare". 

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