Le Politiche, da "calendario", si terranno il prossimo anno ma indipendentemente da quanto proptrebbe accadere visto le numerose "variabili" rappresentate dalle drammatiche emergenze (una che va verso il finire e l'altra appena cominciata - ci riferiamo al COVID ed alla guerra in Ucraina - ) il Centrodestra lavora alla ridefinizione o ricomposizione delle alleanze, anche e per certi aspetti, soprattutto in Irpinia. Non solo Fratelli d'Italia e Lega o Forza Italia ma anche altre componenti che al momento sembrerebbero essersi distaccate da questo "luogo". Andando oltre il "simbolo" dei partiti, il Centrodestra ha in Irpinia esponenti di spicco e tra questi, qualcuno in "modalità silenzioso", che magari avrà fatto un passo di lato o fuori, da un anno e più a questa parte. Un "silenzio" giusto perchè è quello di chi ha avuto ragione su tutti i fronti visto le conseguenze, certamente non entusiasmanti (tanto per essere eufemistici), ottenute alle Regionali del 2020. Chi ha provato a dettare modalità e tempi di un rinnovamento ai vertici del Centrodestra, ancor di più di una parte, ha dimostrato di avere capacità e lungimiranza "abbattendo" clamorosamente le velleità, di chi "venuto da fuori", si potrebbe eventualmente ipotizzare, credeva di "dettar le legge" in Irpinia, con nomine durate "lo spazio di un mattino" e con risultati piuttosto mediocri, "politicamente parlando". Chi, in questo recente passato ha avuto ragione, non sta sulla riva del fiume ad aspettare ma lì, in alto, dove "sorge" il corso d'acqua, per ricostruire quello che altri non hanno "custodito", visto, appunto, i risultati. Bisognerà solo aspettare per vedere il "nuovo" progetto. In Irpinia il Centrodestra potrà giocarsi, la partita delle Politiche, ma non potrà più permettersi, quanto alla Campania, all'Irpinia, di dare poco ascolto o provare a mettere in un angolo, chi ha rappresentato e rappresenta il "caposaldo" del Centrodestra campano ed irpino. L'esempio lampante del Centrodestra catastrofico, a chiusura, è l'aver perso numerosi "nomi" a vantaggio del Centrosinistra. In Irpinia questo non è accaduto ed è significativo di un legame che non si vuole spezzare ma da Roma, da Napoli, qualcuno deve "imparare" ad ascoltare l'Irpinia se vuole "recuperare". 

Non abbiamo fatto i nomi di chi in silenzio? Non li abbiamo fatti perchè il "silenzio parla" per loro, "evoca" la ragione avuta.

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