Vertice informale dell'Unione Europea (Capi di Stato e di Governo) a Versailles, nella sfavillante Reggia "ideata" da Luigi XIV, il Re Sole. I rappresentanti degli Stati membro Paesi, "ospitati" dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, con la Presidente della Commissione Europea, la tedesca Ursula Von Der Leyen, hanno discusso della Guerra in Ucraina con l'attacco della Russia di Vladimir Putin. Il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha detto: La risposta a questo dramma non può che essere europea, come è stata la risposta alla Russia. Anche per quanto riguarda il sostegno all’economia dovrà esserci una risposta europea e italiana . Abbiamo chiesto tutti insieme tante volte al presidente Putin di cessare le ostilità, in particolare i bombardamenti sui civili in Ucraina. Continueremo a farlo. La risposta a questo dramma non può che essere europea, come è stata la risposta alla Russia. Anche per quanto riguarda il sostegno all’economia dovrà esserci una risposta europea e italiana. Dobbiamo affrontare questa situazione subito in tutti i settori, sostenendo le imprese e il potere di acquisto delle famiglie ma anche diversificando le fonti di approvvigionamento. La nostra economia non è in recessione. Continua a crescere ma c’è stato un rallentamento, così come per l’economia europea. Osserviamo mancanza di materie prime in vari settori. È una situazione che riguarda l’Italia ma anche l’Europa. Raramente ho visto un’UE così compatta. Spirito di solidarietà su tutti gli argomenti trattati: energia, difesa, situazione macroeconomica. In Commissione vi è la convinzione consolidata che occorra rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnati in questi anni. Energia, risposta fondata su 4 pilastri: diversificazione; tetto di prezzo al gas; staccare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal mercato del gas; tassazione degli extra profitti delle società elettriche. Sulla difesa bisogna raggiungere un coordinamento di gran lunga migliore rispetto a quello di oggi. L'Europa continua a crescere ma l’incertezza suggerisce preoccupazioni per il futuro. I bisogni finanziari dell’U.E: per rispettare gli obiettivi su clima, difesa, energia, sono molto grandi. Bisogna trovare un compromesso su dove trovare queste risorse. Se l’economia dovesse indebolirsi occorrerà una convincente risposta delle politiche di bilancio. Non può venire dai bilanci nazionali. Serve una risposta europea. Dobbiamo prepararci ma non è assolutamente un’economia di guerra, specialmente per l’approvvigionamento di cose fondamentali come il cibo. Allarmi grandemente esagerati. Le sanzioni adottate contro la Russia sono già molto pesanti, bisogna essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese. Più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio che si allarghi il conflitto militare. È importante sostenere l’economia affinché le sanzioni diventino sostenibili all’interno dei Paesi che le hanno prese e adottate con convinzione. Bisogna sostenerle. Sull’adesione dell'Ucraina all’U.E. sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento su questo fronte sarebbe di grande aiuto ma bisogna rispettare le cautele di altri Paesi. Continuiamo a lavorare, l'Italia è molto disposta e a sostegno dell’Ucraina. Occorre definire una strategia di difesa europea. La sicurezza europea e transatlantica sono irrinunciabili. Dobbiamo avere una difesa europea forte che si affianchi alla NATO con relazione complementare. Più forte è la difesa europea più forte è la NATO. La situazione deve prevedere una politica fiscale che continui ad essere espansiva, centrata sugli investimenti e non sulla spesa corrente. Altrimenti questi obiettivi, come clima e difesa comune non vengono conseguiti. Dobbiamo andare avanti con l’agendaa PNRR. Non è che perché c’è la guerra stiamo fermi, metteremmo a rischio i prossimi finanziamenti. È importantissimo continuare a svolgere quella agenda con la stessa convinzione. Oltre al PNRR occorre una risposta europea. Abbiamo seguito gli alleati con fermezza e adottato sanzioni che sembravano minare la nostra capacità di mandare avanti il processo produttivo. Siamo pronti a fare ancora di più, ma abbiamo reagito diversificando le fonti. Andiamo avanti su questo percorso. In questi giorni tutti i riscontri vanno verso una richiesta di coinvolgimento e un desiderio di presenza italiana. Noi non dobbiamo cercare un ruolo, dobbiamo cercare la pace. Mi auguro che si arrivi al più presto a qualche spiraglio di pace. Faremo di tutto per esserci, per chiedere che si arrivi presto alla pace, perché si arrivi a un accordo che salvi la dignità dell'Ucraina. Non ci sono rischi per il nostro debito. La performance dell’economia italiana l’anno scorso è stata eccezionale. Siamo in grado di affrontare un rallentamento temporaneo dell’economia e arrivare a fine anno con un altro buon dato di crescita". Nei prossimi giorni vedremo quale sarà l'evoluzione.

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